giovedì 6 gennaio 2011

Per l’Esercito Italiano se sei incinta non puoi essere soldato

Sei incinta? Non puoi partecipare al concorso per il servizio permanente! E’ accaduto ad una donna soldato, il primo Caporal Maggiore, Valentina Fabri volontaria in ferma breve,VFB, nell'Esercito Italiano. Il militare ha impugnato il provvedimento davanti al Tar del Lazio. Il caso denunciato dal sito del comparto Sicurezza e Difesa Grnet.it in pochi giorni è montato come un sufflè e non accenna a sgonfiarsi. Per il legale della soldatessa, l’avvocato Giorgio Carta, il caso è ancora aperto nonostante le dichiarazioni fatte ieri in merito al caso dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa. “Le dichiarazioni del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, così come riportate dalla stampa, non sono chiare”, ha affermato il legale della Fabri. Ieri il titolare del dicastero Difesa aveva affermato che la soldatessa potrà rifare i test che le consentiranno di accedere al concorso per passare da volontaria al servizio permanente. Il ministro, che ieri era ad Herat in Afghanistan, ha spiegato che: “La norma prevede che se non si è in condizioni di poter fare il test non è possibile farli, ma ciò non toglie che li si possa fare appena questa condizione di impossibilità temporanea è finita. Ciò accade anche per un uomo qualora sia convalescente e dunque in questa condizione di impossibilità. Il caporal maggiore Fabri dunque non è stata ammessa a fare il test perchè incinta, ma non è stata esclusa dal concorso, al quale potrà partecipare nuovamente appena la sua condizione verrà meno. Quest'anno dunque non potrà farlo ma avrà la possibilità di provarci almeno altre tre volte”. “Quanto all'ipotesi in cui una donna è incinta e solo in quel momento può fare il test, non avendo la possibilità di ripeterli successivamente bisognerà darle in ogni caso un'altra chance. Per questo ho chiesto al mio ufficio legislativo di approfondire la materia per capire se è necessario creare una norma ad hoc che dia in questi casi un'altra possibilità di tentare il test”, ha aggiunto La Russa. In una nota diffusa oggi il legale della soldatessa spiega che: “Il ministro ha detto a Herat che la ragazza potrà sottoporsi alle procedure concorsuali una volta terminata la gravidanza ma non ha spiegato a quali selezioni egli faccia riferimento. Infatti, se il ministro ha inteso riammettere al concorso ora in svolgimento la giovane, dovrà farlo con provvedimento espresso che revochi il precedente: saremo ben lieti di ritirare il ricorso proposto dinnanzi al Tar Lazio. Se invece il ministro ha semplicemente fatto presente che Valentina potrà partecipare ai concorsi di futura indizione, il caso non è affatto chiuso, viste l'ingiustizia e l'illegittimità della odierna esclusione della ragazza-madre e considerato il danno che comunque le deriverebbe dalla riduzione di chance, rispetto ai colleghi maschi, di transitare nel servizio permanente. Infine La Russa ignora poi l'importante circostanza per cui Valentina non appartiene alla categoria dei volontari in ferma prefissata, per i quali è prevista una periodica indizione di concorsi, ma a quella dei volontari in ferma breve per i quali i concorsi di stabilizzazione sono solo eventuali e rimessi alla discrezionale determinazione dell'amministrazione militare. Anche in quest'ultimo caso, quindi la vicenda non sarebbe affatto chiusa e si punterà a ottenere una pronuncia dei giudici amministrativi”. Dopo le parole del ministro della Difesa e del legale si capisce che il problema di fondo è che nel caso specifico si chiede la riammissione al concorso in svolgimento, da cui il militare è stato escluso perché incinta, mentre il ministro dice che potrà ancora provarci ma solo quando non sarà più incinta. Perché La Russa ha parlato chiaramente di condizioni di incompatibilità che invece, la parte in causa rigetta. Purtroppo il caso non vede vie d’uscite e ancora una volta il ministero della Difesa si ritroverà a doversi scontare con un caso diventato alquanto indigesto e di difficile gestione. Ennesima figuraccia? Nei giorni scorsi aveva affrontato il problema Luca Marco Comellini, del Partito per la tutela dei Diritti dei militari e delle Forze di Polizia, PDMP. Comellini come suo solito era stato diretto e preciso: “A prescindere dal caso della giovane militare esclusa dal concorso per l’immissione nei ruoli dei volontari di truppa in servizio permanente delle Forze armate, che sarà sicuramente accertato dall’indagine disposta dal ministro della Difesa, devo rilevare che è lo stesso Codice dell’ordinamento militare, in vigore dallo scorso 9 ottobre, ed ancor prima le norme sul reclutamento oggi abrogate, che prevede espressamente il mantenimento dell’idoeità fisica, come requisito indispensabile e inderogabile, fino al termine della procedura concorsuale. Quindi non c’è nessun caso di discriminazione, c’è semmai un vuoto regolamentare che andava colmato prima e a prescindere della situazione oggettiva verificatasi che tanto sta facendo discutere e della quale oggi il ministro La Russa si stupisce invece di assumersi la responsabilità per non aver adeguatamente vigilato sull’operato dei suoi generali”. E’ dunque questo il nocciolo della questione? Il caso è ora anche politico, le interrogazioni parlamentari sollecitate sulla vicenda sono già approdate in Parlamento e si prospettano tempi non facili per il ministro La Russa che dovrà o almeno cercherà di fare chiarezza. “Si è consumata l'ennesima ingiustizia nei confronti delle donne ad opera del Ministero della Difesa. Un episodio assurdo e senza senso che impedisce al il primo caporal maggiore dell'Esercito Italiano Valentina Fabri di partecipare al concorso per volontari in servizio permanente dell'Esercito”. Ad affermarlo Augusto Di Stanislao, capogruppo IdV in Commissione Difesa. Il parlamentare commentando la vicenda della soldatessa esclusa da un concorso perchè incinta spiega: “Con verbale degli accertamenti psico-fisici del 9 novembre 2010 della Direzione generale per il personale militare presso il Ministero della Difesa, la Fabri è stata dichiarata non idonea al servizio militare in quanto in attuale stato di gravidanza ed è stata pertanto esclusa dal concorso. E' sconcertante come nel 2011 lo stato di gravidanza per una donna risulti ancora essere motivo di discriminazione ed un ostacolo per la realizzazione professionale”. Il deputato di IdV ha annunciato che presenterà un'interrogazione parlamentare affinchè si faccia chiarezza e si verifichino le responsabilità e si dia la possibilità alla volontaria di esperire la prova come i suoi colleghi. “Chiederò in Commissione Difesa che vengano messi a disposizione tutti gli atti oggetto della prova e non da ultimo l'apertura di un'indagine interna. Sicuramente non lascerò nulla di intentato. Ora lo sconcerto deve lasciare il passo al rispetto delle regole e all'utilizzo pieno delle pari opportunità”, ha affermato Di Stanislao. Nel frattempo annunciato adeguamenti normativi per soldati-mamme. “La vicenda della giovane caporal maggiore esclusa dal concorso per l'assunzione a tempo indeterminato nell'Esercito perchè incinta è frutto evidentemente del ritardo della revisione normativa e deve essere l'occasione per mettere mano agli indispensabili adeguamenti”, ad affermarlo Federica Mogherini, deputata del Pd e segretaria della Commissione Difesa di Montecitorio.

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Una fiammella accesa per tutte le persone che soffrono al mondo

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Unioni Civili

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...a quei bravi ragazzi, figli dell'America di oggi, morti in guerra!

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DARFUR:NON C'E' PIU' TEMPO DA PERDERE!

IN DARFUR SONO DECINE SE NON CENTINAIA LE PERSONE CHE MUOIONO OGNI MESE...
FAI LORO DEL BENE... AIUTA I RIFUGIATI E I PROFUGHI DEL DARFUR FACENDO UNA DONAZIONE ALL'AGENZIA ONU PER I RIFUGIATI UNHCR CHIAMA LO 0680212304 PER SAPERE COME FARE....
RICORDATI BASTANO 31 EURO PER ACQUISTARE 8 COPERTE, 51 EURO PER UNA TENDA E 200 EURO PER DARE ASSISTENZA MEDICA A 25 FAMIGLIE...

Un bambino del Darfur

Un bambino del Darfur
aiuta ad aiutarlo sostieni le iniziative pro Darfur
In Darfur dal 2003 ad oggi sono state compiute esecuzioni, anche di massa, stupri, soprattutto di massa, nei confronti di donne, uomini e bambini e interi villaggi sono stati rasi al suolo. Il terrore è stato usato come pratica generalizzata e a sfondo razziale mentre lo stupro è diventato una vera e propria arma da guerra.
Il governo sudanese di Khartoum da parte sua ha bombardato senza sosta i civili, e ha reso sempre più difficili le operazioni di soccorso delle organizzazioni umanitarie nei confronti delle genti del Darfur, fino al punto di far scappare via la maggior parte delle Ong operanti nella regione sudanese e liberarsi così di scomodi testimoni di quanto accadeva in quei luoghi. La stessa tattica è stata seguita prima con i peacekeepers dell'Ua e poi con quelli dell'Onu...
Tutto il mondo è a conoscenza di quanto accade in quella remota regione sudanese e lancia denunce. Da un lato Washington parla di genocidio, dall’altro l'Onu parla di catastrofe umanitaria e di pulizia etnica.
Il tutto però resta nella totale impunità!
Intanto, dal Febbraio 2003 anno in cui è iniziata la ribellione della popolazione di etnia africana del Darfur, circa 6 milioni in maggioranza musulmana e in parte animista, contro il governo sudanese, musulmano ma integralista e soprattutto di etnia araba e bianca, è scoppiato il conflitto che ha causato finora circa 300mila morti e due milioni e mezzo di profughi. Una protesta nata per lo stato di totale abbandono e sfruttamento in cui la popolazione nera era tenuta. La repressione del governo centrale è stata spietata, soprattutto facendo uso dei Janjaweed, i diavoli a cavallo, che sono milizie nomadi di etnia araba che hanno compiuto tutti gli orrori possibili e inimmaginabili contro le genti del Darfur di etnia nera, per lo più contadini e pastori.

Il pianto di un innocente a Gaza

Il pianto di un innocente a Gaza
Ancora una volta il mondo intero si dovrebbe vergognare!!!
La guerra chi puo raccontarla? E' difficile farlo ma tutti possiamo immaginare come sia il sentire l'odore dei morti abbandonati nelle strade o sotto le macerie, il vedere i bambini che muoiono di fame accanto al cadavere della madre, il sentire il lamento dei feriti e lo strazio dei sopravvissuti, di chi si vede impotente e maledice chi gli ha portato via tutto.
Nella Striscia di Gaza siamo ormai quasi alla terza settimana di bombardamenti e inesorabilmente, come non potrebbe essere diversamente con tutta la tecnologia militare del 21° secolo che gli israeliani stanno usando, il numero dei morti tra i civili continuato ad aumentare, mentre l'esercito israeliano bombarda le loro case si moltiplicano tra i palestinesi le scene di disperazione e di dolore causati dagli effetti devastanti della guerra che certamente non sono cambiati nel tempo anzi al contrario.

Giugno 2009: La rivoluzione di velluto in Iran

Giugno 2009: La rivoluzione di velluto in Iran
Sono solidale con i persiani che manifestano

Il 12 giugno 2010 è caduto il primo anniversario delle contestate elezioni iraniane. Elezioni che decretarono la riconferma a presidente dell’Iran di Mahmud Ahmadinejad. Il Paese ha vissuto le prime ora di questa giornata con una calma carica di tensione che poi, è scoppiata nel pomeriggio intorno alle 16, le 13.30 italiane con i primi scontri tra manifestanti e forze di sicurezza nei pressi dell’Università Sharif di Teheran. Era impensabile che l’opposizione iraniana del movimento riformista dell’Onda Verde si facesse scappare questa occasione per proclamare il proprio dissenso al regime degli Ayatollah. I luoghi delle sanguinose proteste post elettorali di un anno fa si sono quindi di nuovo riempiti di manifestanti. Questo, nonostante l’appello dei leader dell’opposizione, Moussavi e Karroubi, a evitare di scendere in piazza e nonostante che le forze di sicurezza avessero preso posizione in vari punti strategici del centro di Teheran per prevenire manifestazioni. Nonostante le proteste e le accuse di brogli elettorali il contestato presidente Ahmadinejad ha potuto proseguire nel suo mandato, quasi certamente usurpato, grazie all’appoggio dell’ayatollah Ali Khamenei, la Guida Suprema. La lotta continuerà. Viva la Persia! Viva il movimento riformista!


i 44 presidenti degli Usa

i 44 presidenti degli Usa
da www.patrickmoberg.com/blog/id:420/november-4-2008

The President United States of America

The President United States of America
Barack Obama

E' morta Miriam Makeba

E' morta Miriam Makeba
Addio Mama Afrika....io continuerò a sognare...

Notes

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Italia. Violenza sessuale è allarme sociale


Dopo i recenti casi di stupri, a Roma, Bologna e Milano non si riesce quasi più a tenere il conto degli episodio di violenza sessuale che, dall'inizio dell'anno, si stanno susseguendo in Italia ad opera principalmente di stranieri. Un orribile reato che si verifica nelle grandi città metropolitane come nei piccoli centri urbani. Emergono dati da brividi dalle informazioni fornite dal Presidente facente funzioni del Tribunale di Como Giuseppe Anzani e dal Procuratore capo Alessandro Maria Lodolini. Ogni 4 giorni in Procura a Como arriva una denuncia per violenza sessuale. I fascicoli aperti tra luglio 2007 e giugno 2008 sono stati 89, tra violenze sessuali e pedofilia. Ma è solo la punta di un iceberg in quanto, il reato, per la quasi totalità è sommerso perché prevale ancora la paura e la vergogna a denunciare la violenza subita. Fino ad oggi la violenza che subivano le donne era soprattutto domestica, ma gli episodi di violenza che hanno visto protagoniste, loro malgrado, delle donne avvenuti negli ultimi giorni, per le strade, propongono una nuova emergenza. Un autorevole testimonianza è portata da Telefono Rosa che da anni conosce il fenomeno ed assiste le vittime. “Ciò che sta avvenendo dall'inizio dell'anno, precisa il presidente Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, mi preoccupa. Non so se è solo l'effetto di maggiori denunce ma, dal nostro osservatorio, non era mai stato rilevata una cosa simile”. Gli avvenimenti degli ultimi giorni non fanno altro che conferma un'allarmante costante: in testa alla classifica degli autori di stupri ci sono gli stranieri. Il triste primato vede fra i primi i romeni, seguiti da marocchini e albanesi che sembra abbiano dato il via ad una esecrabile escalation di violenza contro le donne. Assodato che nella stragrande maggioranza dei casi questi episodi sono commessi da stranieri, spesso clandestini, ora si deve dare a tutto questo uno stop. Certezza della pena, custodia cautelare in carcere per chi è accusato di violenza sessuale ed esclusione di attenuanti per chi delinque sotto effetto di alcool e droghe. Tutto ovviamente tenendo conto di due elementi fondamentali: abbattere l'allarme sociale provocato da questo tipo di reati e tutelare la dignità della vittima, che va assicurata anche nel percorso dibattimentale.
Per raggiungere un risultato anzitutto è importante l'introduzione nel ddl sicurezza dell'obbligo del carcere per chi stupra. Forse il decreto 'anti-stupro' sarà pronto per venerdì esso dovrebbe contenere, come annunciato, importanti novità: gli accusati di stupro non potranno beneficiare della libertà condizionale, ci sarà un avvocato a spese dello Stato per le vittime di violenza sessuale, arriveranno nuovi presidi di polizia con relativi stanziamenti, saranno anticipate le norme contenute nel ddl anti-molestie che la Camera ha già approvato. Tra le altre cose, ci dovrebbero essere anche aggravanti se a commettere violenza sono familiari, partner o tutori; un pesante aggravio di pena se la vittima è sotto i 14 anni; uguale trattamento, invece, se la vittima è maggiorenne o appena sotto i 18; ergastolo sicuro, se allo stupro segue la morte della vittima. Mano pesante anche per i complici: nessuna possibilità di godere dei domiciliari neppure per i favoreggiatori.

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La scuola pubblica in Italia con la 'Riforma Gelmini'

Esprimo la mia piena solidarietà con tutti coloro che protestano contro la Legge 133/08 la cosidetta 'Riforma Gelmini'....

Le cifre presentate nel decreto fanno venire i brividi: i tagli previsti dal decreto legge 112, poi convertito nella legge 133/08, e gli ulteriori provvedimenti contenuti nel decreto 137 porteranno, a livello nazionale, ad una riduzione di circa 100mila posti tra il personale docente e di 43mila posti tra quello Ata (ausiliari, tecnici e amministrativi).
Per molti, anche per i non addetti ai lavori, l'effetto provocato dalla legge che in pratica azzererà in poco tempo le faticose conquiste di anni e anni, non solo in termini di posti di lavoro, ma anche di mission- educativa e di didattica, rende il momento dei più cupi e tristi degli ultimi anni. Ai tagli vanno poi sommati, le conseguenze che scaturiranno dalla reintroduzione del maestro unico nelle scuole elementari.
L'Europa chiede più scuola, più sapere e l'Italia che fa?
Il contrario!
Rientrodurre il maestro unico è compiere, di sicuro, un passo indietro di almeno mezzo secolo. Se non addirittura si ritorna al tempo del libro cuore, senza offesa per quel libro mio compagno di tanti pomeriggi.
Perchè tutto questo? Bella domanda!
Molto probabilmente si tenta di mascherare con questa supposta riforma quello che è il vero scopo del provvedimento: incassare o meglio risparmiare in poco meno di 4-5 anni 8miliardi di euro. Questa è la cifra stimata, che dovrebbe restare nelle casse dello stato.
Un risparmio quindi certo ottenuto tagliando centinaia di migliaia di posti di lavoro ma al contempo che produrrà anche un effetto negativo: quello di un drastico ridimensionamento del servizio scolastico pubblico in favore forse di quello privato. Inoltre un'altra diretta conseguenza della L.133/08 sarà la chiusura di decine e decine di plessi scolastici.
Molte scuole, soprattutto nei piccoli centri urbani, non ci saranno più. A scomparire sarà anche un altro degli elementi cardine dell'istruzione primaria italiana: il tempo pieno. Bisogna fare attenzione, chi sostiene che il tempo pieno non sarà toccato dalla riforma o che addirittura aumenterà mente sapendo di farlo.
Rifletteteci un poco e capirete perchè!
Se prima, per ogni 2 classi, c'erano 3 insegnanti d'ora in poi sarà uno per classe, a seguire e istruire dai 20 ai 30 alunni e che svolgerà il suo orario lavorativo settimanale esclusivamente di mattina. Pertanto al pomeriggio non potrà esserci altro che un sorta di dopo-scuola, trasformando il tempo pieno di fatto in un parcheggio pomeridiano per i bambini, che nulla ha da condividere con l'offerta didattica di cui fino ad ieri, prima della 'riforma Gelmini', gli alunni potevano usufruire con il tempo pieno.

...

ARRIVERA' PER NATALE UNA 'SOCIAL CARD' AD OLTRE 1MLN DI ITALIANI 'POVERI'

C’è un detto che dice: "meglio poco che niente!".
In questo caso tra il poco e il nulla ci sono così poche differenze che è difficile distinguerli.
La 'social card, almeno per il momento, sembra più l’ennesimo spot varato dal governo che piuttosto un provvedimento serio in grado di aiutare per davvero i più bisognosi.
Nessuno però si è ricordato di dire che ogni spesa effettuata con la 'social card' in automatico sarà data una commissione alla Mastercard che è la società che ha emmesso ed è la proprietà della card.
Bhe! Almeno qualcuno di certo ci guadagnerà da questa iniziativa...
Appare strano che un'iniziativa così benefica abbia comunque dei costi accessori...stranezze tutte italiane!

***

Parole....di Abraham Lincoln

Non si può arrivare alla prosperità

scoraggiando l'impresa.
Non si può rafforzare il debole
indebolendo il più forte.
Non si può aiutare chi è piccolo
abbattendo chi è grande.
Non si può aiutare il povero
distruggendo il ricco.
Non si possono aumentare le paghe
rovinando i datori di lavoro.
Non si può progredire serenamente
spendendo più del guadagno.
Non si può promuovere la fratellanza umana
predicando l'odio di classe.
Non si può instaurare la sicurezza sociale
adoperando denaro imprestato.
Non si può formare carattere e coraggioto
gliendo iniziativa e sicurezza.
Non si può aiutare continuamente
la gente facendo in sua vece quello che potrebbe
e dovrebbe fare da sola.

USA 2008: ELETTO PRESIDENTE BARACK OBAMA

USA 2008: ELETTO PRESIDENTE BARACK OBAMA

marito e padre

i due rivali

genere umano

GIOCHI OLIMPICI DI PECHINO

GIOCHI OLIMPICI DI PECHINO
da peacereporter

23/02/2002 - 02/07/2008 Ingrid Betancourt è stata liberata!

23/02/2002 - 02/07/2008                  Ingrid Betancourt è stata liberata!
faccio mia la gioia di tutti!

Finalmente liberi!!!

Finalmente liberi!!!

Grazie a loro la Betancourt è libera

Grazie a loro la Betancourt è libera
il ministro della Difesa colombiano Santos e il generale Montoya

Grazie Uribe!!

Grazie Uribe!!
La Betancourt ha incontrato il presidente colombiano Uribe che vinse le elezioni del 2002

madre e figlia!

madre e figlia!
Yolanda Pulecio e Ingrid Betancourt

le due Betancourt

le due Betancourt
Ingrid abbraccia la madre Yolanda

La gioia della libertà riconquistata

La gioia della libertà riconquistata
Ingrid Betancourt dopo la liberazione