sabato 21 dicembre 2013

Afragola (NA). TARSU quinquennio 2007 – 2012: afragolesi contribuenti ‘furbetti’?


Prosegue, senza sosta, l’’offensiva’ dell’ufficio tributi del Comune di Afragola nel napoletano. Una vera e propria guerra dichiarata a chi ha finora evaso il pagamento della TARSU sui box auto, solai e cantine. Una tassa sui rifiuti solidi urbani iscritta a ruolo anche per quei contribuenti il cui locale è inidoneo alla produzione di rifiuti. Resta a loro poi, fornire la prova di tale inidoneità ed ecco che si sono riversati sull’ufficio stesso una marea di ricorsi in autotutela.

Da oltre un anno è partita, su tutto il territorio comunale, una lotta, a quanto pare, senza quartiere  atta soprattutto a scovare gli evasori della tassa sui rifiuti, TARSU, degli ultimi cinque anni. Come è risaputo l’ente comunale detiene specifici poteri di indagine al fine di verificare i dati e le informazioni contenute nelle denunce. L’ufficio Tributi comunale può acquisire informazioni in sede di eventuale accertamento d’ufficio, attraverso la rilevazione della misura e la destinazione delle superfici. Nei casi di mancata collaborazione da parte del contribuente o di altro impedimento, anche sotto forma di diniego a poter accedere all’immobile, l’accertamento può essere legittimamente effettuato in base a presunzioni.
Ed è quello che ha attuato la GESET ITALIA Spa, società subentrata ad Equitalia, ed incaricata dall’ente locale afragolese della riscossione dei tributi comunali. La società concessionaria, anche in virtù di quanto previsto dall’art. 13 del Regolamento TARSU, ha avviato in esecuzione del contratto stipulato con il Comune di Afragola il 18 aprile del 2011 accertamenti  ‘porta a porta’ per scovare eventuali evasori.  La verifica, ancora in corso, ha consentito di rilevare cespiti come box, cantinole, depositi, solai ecc., mai dichiarati da chi invece, li ha utilizzati negli ultimi cinque anni.
A quanto pare sono stati scoperti tantissimi evasori, anche totali.
Alla fine l’attività di verifica in corso ha portato, di conseguenza, ad un incremento dell’emissione degli avvisi di accertamento per i contribuenti afragolesi  che non si sono mai iscritti per la TARSU ed anche per quelli che risultavano iscritti però, per superfici inferiori a quelle che effettivamente sono state accertate.
Ad un certo punto sono stati ‘arruolati’ appositamente dei ‘postini’ con migliaia di cartelle ciascuno da notificare ai cittadini afragolesi.

Ora il problema che si pone non è se esse vanno pagate o meno. Ma come mai dal 2007, anno di approvazione del regolamento comunale, se ne sono accorti solo nel 2012 che nessuno aveva pagato?
Molti afragolesi infatti, risultano addirittura che non hanno mai pagato la TARSU sui cantinati e solai nonostante che nel 2007 ne fosse stato previsto il pagamento. Peccato che sembra che i cittadini non siano mai stati avvisati di tale loro nuovo ‘tributo’ ne direttamente, per avviso a casa, ne indirettamente, con affissione di manifestati di avvisi comunali. Ed ecco spiegato il fatto che risultano evasori al 100 % della TARSU relativa al cantinato e solai quasi tutti i contribuenti afragolesi e questo è un rafforzativo della mancata comunicazione istituzionale al cittadino.
Inoltre, qualcuno ha posto anche una questione di illegittimità delle richieste presentate dall’ente locale. Ad esempio è stato evidenziato che al contribuente spetti pagare, nel caso del cantinato, una tassa conteggiata sul 50% della superfice totale in quanto pertinenza/vano accessorio. Questo anche se non sia previsto dal Regolamento comunale.
Tutto questo ha dato il via ad una pesante stangata che si è abbattuta  sui cittadini afragolesi.
La GESET ha infatti, dopo gli accertamenti, immediatamente messo in atto contro i ‘furbetti’ scovati la procedura forzosa, con tutte le maggiorazioni, gli aggi e gli interessi di mora del caso, per il recupero della TARSU, tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, per il quinquennio 2007 - 2012.
Per cui i contribuenti ‘furbetti’ hanno ricevuto un avviso di accertamento, per il periodo non prescritto, comprendente la sanzione per omessa o infedele dichiarazione, a seconda dei casi, più gli interessi previsti dal Regolamento TARSU e dalle leggi in materia.
Una procedura, quella attivata, dunque prevista per legge ma che sta penalizzando ulteriormente numerosissimi afragolesi che si sono visti recapitare anche più di un avviso di accertamento per lo stesso anno e per importi che variano dai 300 euro ai 7mila euro e anche di più da pagare entro 60 giorni dal ricevimento. Chi ha pagato nei termini ha ottenuto una riduzione ad ¼ della sanzione applicata per gli anni oggetto degli accertamenti
Considerando la pesante situazione economica e sociale che colpisce gran parte delle famiglie italiane e nello specifico quelle di Afragola questo non ha fatto altro che gettare nello sconforto chi si è visto,  suo malgrado, dover far fronte all’esosa richiesta del Comune tramite la GESET. Anche perché, come se non bastasse poi, nel mese di settembre scorso i cittadini afragolesi, mentre erano alle prese con le cartelle esattoriali TARSU per il quinquennio 2007 – 2012, si sono visti recapitare anche le cartelle relative alla TARES, Tariffa Rifiuti e Servizi, riferita all’anno 2013, che ha preso sostanzialmente il posto della vecchia TARSU.
Di fatto i cittadini sono stati obbligati a pagare più tasse nello stesso anno. Entro il dicembre 2013 la TARES ed entro sessanta giorni dal ricevimento la TARSU per il quinquennio 2007- 2012.
Una situazione insostenibile per molte famiglie!
Quei cittadini che risultano unici occupanti di un immobile (quasi sempre persone anziane e sole) si sono viste recapitare ad esempio, somme da pagare anche di 700 euro, il raddoppio (ed oltre) della tassa e mora. Per non parlare degli esosi fardelli caduti sugli esercizi commerciali.
Alla fine in tanti si sono visti costretti a dover attivare le procedure per chiedere una dilazione per un periodo massimo di 12 rate bimestrali, e, conseguentemente, completare il pagamento in 24 mesi.
Comunque sia nemmeno con la dilazione però, il problema è stato risolto. Questo, perché alla fine al pagamento della TARSU, relativa ai periodi dal 2007 al 2012, e TARES 2013, sebbene dilazionato, è andato a sommarsi con tutte le altre imposte e tasse statali e le altre spese mensili che una famiglia deve sostenere. Per cui alla fine il contribuente, in alcuni casi, si è trovato a sborsare, in tasse, anche fino a 400 euro al bimestre.
La giustificazione da parte degli amministratori comunali a quello che sta avvenendo è che l'attuale Amministrazione, di centrosinistra, non ha voluto aumentare in maniera inverosimile le tasse comunali, e questo nonostante i debiti ereditati dalla passata amministrazione che si stanno pagando con enormi sacrifici, ma si è vista costretta necessariamente nel procedere ai sensi di legge, per combattere l'evasione fiscale,  nei confronti di tutti i contribuenti risultati non in regola con il pagamento dei tributi comunali.
Peccato però, che ci si dimentica che tale operazione è partita nel 2012 pertanto è stata attivata dalla precedente amministrazione, di centrodestra, e quindi poi, continuata se non rafforzata dall’attuale governo della città.
Comunque sia sembra quasi che a differenza dei precedente amministratori, gli attuali siano privi di una qualsiasi strategia per risolvere questa situazione e anche per ridurre le tasse.
Dal comune si difendono affermando che lo scopo è di scovare i furbetti e tutelare chi le tasse le paga tutte. Del resto chi non paga le tasse costringe gli altri a pagare di più e costringe chi governa a dare alla collettività servizi poco efficienti.
Alla fine per il bilancio comunale questa lotta all’evasione avviata in città è una vera ‘cuccagna’. Le previsione infatti, portano a credere che questa lotta all’evasione possa portare nelle casse comunale circa 3 mln di euro.
Intanto, si è saputo annullare un bando per la concessione di loculi al cimitero  indetto dalla passata Giunta e questo, nonostante che diverse centinaia di cittadini avessero anche pagato l’acconto richiesto e di cui sono ancora, dopo  6 mesi, in attesa del rimborso, mentre non si è saputo fronteggiare, in qualche modo, la precaria situazione creatisi dalla richiesta della TARSU annualità dal 2007 al 2012 e in particolare per il pagamento dei cantinati e solai.
Sono quasi tutti i cittadini afragolesi che possiedono una casa di proprietà ad avere anche un cantinato. In molti casi si tratta di luoghi non vissuti che presentano pareti con mura di tufo non rivestite e terreno vivo a terra. Sono pochi i casi in cui questi cantinati sono stato trasformati in cantinetta e quindi sono vissuti. Eppure, nei loro confronti sono stati emessi avvisi di accertamento in virtù del fatto che l’accertamento può essere legittimamente effettuato in base a presunzioni.
Una presunzione di produzione di rifiuti, operata dall’Ufficio tributi del Comune, che però, non preclude all'utente di dimostrare nel caso concreto, ai sensi di legge, l'inidoneità del locale a produrre apprezzabili rifiuti.  Quando il contribuente è andato però, a fare presente che il suo cantinato non era vissuto alla GESET le motivazioni presentate non sono state ritenute valide e gli è stato consigliato, se credeva di avere elementi validi in mano, di fare ricorso alla commissione tributaria provinciale con un ulteriore aggravio di spese per il contribuente.
Non c'è più sordo di chi non vuol sentire.
Ci sono poi, numerosi cittadini che non hanno, a differenza di chi ha collaborato, permesso l’ingresso nelle loro abitazioni, e di conseguenza l’accertamento, agli incaricati della GESET. Nei loro confronti l’accertamento è stato effettuato in base a presunzioni.
Il timore è però, che qualcuno di questi possano, prima di ricevere l’avviso di accertamento, procedere al pagamento dei tributi regolarizzando la loro posizione con il ravvedimento operoso e pagando in questo modo, una sanzione in misura ridotta.
Per evitare questa drammatica situazione non era possibile fare un condono per gli anni in questione come è stato fatto in altri comuni italiani?
Magari puntando al recupero fiscale di quanto dovuto ma senza tartassare i cittadini e facendo pagare loro solo la somma dovuta dell’imposta più i relativi interessi, ma senza l’applicazione delle sanzioni previste dalla normativa. Ricordiamo che la stragrande maggioranza dei  cittadini afragolesi, era inconsapevolmente evasore. Si potrebbe pensare che il Comune di Afragola abbia puntato al solo recupero fiscale a discapito completo dei cittadini senza tener conto delle loro esigenze.
Ferdinando Pelliccia

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Un bambino del Darfur

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aiuta ad aiutarlo sostieni le iniziative pro Darfur
In Darfur dal 2003 ad oggi sono state compiute esecuzioni, anche di massa, stupri, soprattutto di massa, nei confronti di donne, uomini e bambini e interi villaggi sono stati rasi al suolo. Il terrore è stato usato come pratica generalizzata e a sfondo razziale mentre lo stupro è diventato una vera e propria arma da guerra.
Il governo sudanese di Khartoum da parte sua ha bombardato senza sosta i civili, e ha reso sempre più difficili le operazioni di soccorso delle organizzazioni umanitarie nei confronti delle genti del Darfur, fino al punto di far scappare via la maggior parte delle Ong operanti nella regione sudanese e liberarsi così di scomodi testimoni di quanto accadeva in quei luoghi. La stessa tattica è stata seguita prima con i peacekeepers dell'Ua e poi con quelli dell'Onu...
Tutto il mondo è a conoscenza di quanto accade in quella remota regione sudanese e lancia denunce. Da un lato Washington parla di genocidio, dall’altro l'Onu parla di catastrofe umanitaria e di pulizia etnica.
Il tutto però resta nella totale impunità!
Intanto, dal Febbraio 2003 anno in cui è iniziata la ribellione della popolazione di etnia africana del Darfur, circa 6 milioni in maggioranza musulmana e in parte animista, contro il governo sudanese, musulmano ma integralista e soprattutto di etnia araba e bianca, è scoppiato il conflitto che ha causato finora circa 300mila morti e due milioni e mezzo di profughi. Una protesta nata per lo stato di totale abbandono e sfruttamento in cui la popolazione nera era tenuta. La repressione del governo centrale è stata spietata, soprattutto facendo uso dei Janjaweed, i diavoli a cavallo, che sono milizie nomadi di etnia araba che hanno compiuto tutti gli orrori possibili e inimmaginabili contro le genti del Darfur di etnia nera, per lo più contadini e pastori.

Il pianto di un innocente a Gaza

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Ancora una volta il mondo intero si dovrebbe vergognare!!!
La guerra chi puo raccontarla? E' difficile farlo ma tutti possiamo immaginare come sia il sentire l'odore dei morti abbandonati nelle strade o sotto le macerie, il vedere i bambini che muoiono di fame accanto al cadavere della madre, il sentire il lamento dei feriti e lo strazio dei sopravvissuti, di chi si vede impotente e maledice chi gli ha portato via tutto.
Nella Striscia di Gaza siamo ormai quasi alla terza settimana di bombardamenti e inesorabilmente, come non potrebbe essere diversamente con tutta la tecnologia militare del 21° secolo che gli israeliani stanno usando, il numero dei morti tra i civili continuato ad aumentare, mentre l'esercito israeliano bombarda le loro case si moltiplicano tra i palestinesi le scene di disperazione e di dolore causati dagli effetti devastanti della guerra che certamente non sono cambiati nel tempo anzi al contrario.

Giugno 2009: La rivoluzione di velluto in Iran

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Sono solidale con i persiani che manifestano

Il 12 giugno 2010 è caduto il primo anniversario delle contestate elezioni iraniane. Elezioni che decretarono la riconferma a presidente dell’Iran di Mahmud Ahmadinejad. Il Paese ha vissuto le prime ora di questa giornata con una calma carica di tensione che poi, è scoppiata nel pomeriggio intorno alle 16, le 13.30 italiane con i primi scontri tra manifestanti e forze di sicurezza nei pressi dell’Università Sharif di Teheran. Era impensabile che l’opposizione iraniana del movimento riformista dell’Onda Verde si facesse scappare questa occasione per proclamare il proprio dissenso al regime degli Ayatollah. I luoghi delle sanguinose proteste post elettorali di un anno fa si sono quindi di nuovo riempiti di manifestanti. Questo, nonostante l’appello dei leader dell’opposizione, Moussavi e Karroubi, a evitare di scendere in piazza e nonostante che le forze di sicurezza avessero preso posizione in vari punti strategici del centro di Teheran per prevenire manifestazioni. Nonostante le proteste e le accuse di brogli elettorali il contestato presidente Ahmadinejad ha potuto proseguire nel suo mandato, quasi certamente usurpato, grazie all’appoggio dell’ayatollah Ali Khamenei, la Guida Suprema. La lotta continuerà. Viva la Persia! Viva il movimento riformista!


i 44 presidenti degli Usa

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da www.patrickmoberg.com/blog/id:420/november-4-2008

The President United States of America

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Barack Obama

E' morta Miriam Makeba

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Addio Mama Afrika....io continuerò a sognare...

Notes

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Italia. Violenza sessuale è allarme sociale


Dopo i recenti casi di stupri, a Roma, Bologna e Milano non si riesce quasi più a tenere il conto degli episodio di violenza sessuale che, dall'inizio dell'anno, si stanno susseguendo in Italia ad opera principalmente di stranieri. Un orribile reato che si verifica nelle grandi città metropolitane come nei piccoli centri urbani. Emergono dati da brividi dalle informazioni fornite dal Presidente facente funzioni del Tribunale di Como Giuseppe Anzani e dal Procuratore capo Alessandro Maria Lodolini. Ogni 4 giorni in Procura a Como arriva una denuncia per violenza sessuale. I fascicoli aperti tra luglio 2007 e giugno 2008 sono stati 89, tra violenze sessuali e pedofilia. Ma è solo la punta di un iceberg in quanto, il reato, per la quasi totalità è sommerso perché prevale ancora la paura e la vergogna a denunciare la violenza subita. Fino ad oggi la violenza che subivano le donne era soprattutto domestica, ma gli episodi di violenza che hanno visto protagoniste, loro malgrado, delle donne avvenuti negli ultimi giorni, per le strade, propongono una nuova emergenza. Un autorevole testimonianza è portata da Telefono Rosa che da anni conosce il fenomeno ed assiste le vittime. “Ciò che sta avvenendo dall'inizio dell'anno, precisa il presidente Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, mi preoccupa. Non so se è solo l'effetto di maggiori denunce ma, dal nostro osservatorio, non era mai stato rilevata una cosa simile”. Gli avvenimenti degli ultimi giorni non fanno altro che conferma un'allarmante costante: in testa alla classifica degli autori di stupri ci sono gli stranieri. Il triste primato vede fra i primi i romeni, seguiti da marocchini e albanesi che sembra abbiano dato il via ad una esecrabile escalation di violenza contro le donne. Assodato che nella stragrande maggioranza dei casi questi episodi sono commessi da stranieri, spesso clandestini, ora si deve dare a tutto questo uno stop. Certezza della pena, custodia cautelare in carcere per chi è accusato di violenza sessuale ed esclusione di attenuanti per chi delinque sotto effetto di alcool e droghe. Tutto ovviamente tenendo conto di due elementi fondamentali: abbattere l'allarme sociale provocato da questo tipo di reati e tutelare la dignità della vittima, che va assicurata anche nel percorso dibattimentale.
Per raggiungere un risultato anzitutto è importante l'introduzione nel ddl sicurezza dell'obbligo del carcere per chi stupra. Forse il decreto 'anti-stupro' sarà pronto per venerdì esso dovrebbe contenere, come annunciato, importanti novità: gli accusati di stupro non potranno beneficiare della libertà condizionale, ci sarà un avvocato a spese dello Stato per le vittime di violenza sessuale, arriveranno nuovi presidi di polizia con relativi stanziamenti, saranno anticipate le norme contenute nel ddl anti-molestie che la Camera ha già approvato. Tra le altre cose, ci dovrebbero essere anche aggravanti se a commettere violenza sono familiari, partner o tutori; un pesante aggravio di pena se la vittima è sotto i 14 anni; uguale trattamento, invece, se la vittima è maggiorenne o appena sotto i 18; ergastolo sicuro, se allo stupro segue la morte della vittima. Mano pesante anche per i complici: nessuna possibilità di godere dei domiciliari neppure per i favoreggiatori.

***

La scuola pubblica in Italia con la 'Riforma Gelmini'

Esprimo la mia piena solidarietà con tutti coloro che protestano contro la Legge 133/08 la cosidetta 'Riforma Gelmini'....

Le cifre presentate nel decreto fanno venire i brividi: i tagli previsti dal decreto legge 112, poi convertito nella legge 133/08, e gli ulteriori provvedimenti contenuti nel decreto 137 porteranno, a livello nazionale, ad una riduzione di circa 100mila posti tra il personale docente e di 43mila posti tra quello Ata (ausiliari, tecnici e amministrativi).
Per molti, anche per i non addetti ai lavori, l'effetto provocato dalla legge che in pratica azzererà in poco tempo le faticose conquiste di anni e anni, non solo in termini di posti di lavoro, ma anche di mission- educativa e di didattica, rende il momento dei più cupi e tristi degli ultimi anni. Ai tagli vanno poi sommati, le conseguenze che scaturiranno dalla reintroduzione del maestro unico nelle scuole elementari.
L'Europa chiede più scuola, più sapere e l'Italia che fa?
Il contrario!
Rientrodurre il maestro unico è compiere, di sicuro, un passo indietro di almeno mezzo secolo. Se non addirittura si ritorna al tempo del libro cuore, senza offesa per quel libro mio compagno di tanti pomeriggi.
Perchè tutto questo? Bella domanda!
Molto probabilmente si tenta di mascherare con questa supposta riforma quello che è il vero scopo del provvedimento: incassare o meglio risparmiare in poco meno di 4-5 anni 8miliardi di euro. Questa è la cifra stimata, che dovrebbe restare nelle casse dello stato.
Un risparmio quindi certo ottenuto tagliando centinaia di migliaia di posti di lavoro ma al contempo che produrrà anche un effetto negativo: quello di un drastico ridimensionamento del servizio scolastico pubblico in favore forse di quello privato. Inoltre un'altra diretta conseguenza della L.133/08 sarà la chiusura di decine e decine di plessi scolastici.
Molte scuole, soprattutto nei piccoli centri urbani, non ci saranno più. A scomparire sarà anche un altro degli elementi cardine dell'istruzione primaria italiana: il tempo pieno. Bisogna fare attenzione, chi sostiene che il tempo pieno non sarà toccato dalla riforma o che addirittura aumenterà mente sapendo di farlo.
Rifletteteci un poco e capirete perchè!
Se prima, per ogni 2 classi, c'erano 3 insegnanti d'ora in poi sarà uno per classe, a seguire e istruire dai 20 ai 30 alunni e che svolgerà il suo orario lavorativo settimanale esclusivamente di mattina. Pertanto al pomeriggio non potrà esserci altro che un sorta di dopo-scuola, trasformando il tempo pieno di fatto in un parcheggio pomeridiano per i bambini, che nulla ha da condividere con l'offerta didattica di cui fino ad ieri, prima della 'riforma Gelmini', gli alunni potevano usufruire con il tempo pieno.

...

ARRIVERA' PER NATALE UNA 'SOCIAL CARD' AD OLTRE 1MLN DI ITALIANI 'POVERI'

C’è un detto che dice: "meglio poco che niente!".
In questo caso tra il poco e il nulla ci sono così poche differenze che è difficile distinguerli.
La 'social card, almeno per il momento, sembra più l’ennesimo spot varato dal governo che piuttosto un provvedimento serio in grado di aiutare per davvero i più bisognosi.
Nessuno però si è ricordato di dire che ogni spesa effettuata con la 'social card' in automatico sarà data una commissione alla Mastercard che è la società che ha emmesso ed è la proprietà della card.
Bhe! Almeno qualcuno di certo ci guadagnerà da questa iniziativa...
Appare strano che un'iniziativa così benefica abbia comunque dei costi accessori...stranezze tutte italiane!

***

Parole....di Abraham Lincoln

Non si può arrivare alla prosperità

scoraggiando l'impresa.
Non si può rafforzare il debole
indebolendo il più forte.
Non si può aiutare chi è piccolo
abbattendo chi è grande.
Non si può aiutare il povero
distruggendo il ricco.
Non si possono aumentare le paghe
rovinando i datori di lavoro.
Non si può progredire serenamente
spendendo più del guadagno.
Non si può promuovere la fratellanza umana
predicando l'odio di classe.
Non si può instaurare la sicurezza sociale
adoperando denaro imprestato.
Non si può formare carattere e coraggioto
gliendo iniziativa e sicurezza.
Non si può aiutare continuamente
la gente facendo in sua vece quello che potrebbe
e dovrebbe fare da sola.

USA 2008: ELETTO PRESIDENTE BARACK OBAMA

USA 2008: ELETTO PRESIDENTE BARACK OBAMA

marito e padre

i due rivali

genere umano

GIOCHI OLIMPICI DI PECHINO

GIOCHI OLIMPICI DI PECHINO
da peacereporter

23/02/2002 - 02/07/2008 Ingrid Betancourt è stata liberata!

23/02/2002 - 02/07/2008                  Ingrid Betancourt è stata liberata!
faccio mia la gioia di tutti!

Finalmente liberi!!!

Finalmente liberi!!!

Grazie a loro la Betancourt è libera

Grazie a loro la Betancourt è libera
il ministro della Difesa colombiano Santos e il generale Montoya

Grazie Uribe!!

Grazie Uribe!!
La Betancourt ha incontrato il presidente colombiano Uribe che vinse le elezioni del 2002

madre e figlia!

madre e figlia!
Yolanda Pulecio e Ingrid Betancourt

le due Betancourt

le due Betancourt
Ingrid abbraccia la madre Yolanda

La gioia della libertà riconquistata

La gioia della libertà riconquistata
Ingrid Betancourt dopo la liberazione