mercoledì 16 novembre 2011

Afragola (NA): Premio internazionale ‘Ruggero II il Normanno’

Il Premio internazionale città di Afragola ‘Ruggero II il Normanno’, dopo una pausa di 4 anni, ricomincia da 17. Sarà infatti, quella di quest’anno, la 17esima edizione del prestigioso premio. Un evento che dal 1991 ha tenuto alto il nome di Afragola nel mondo, come ha sempre ribadito il suo ideatore e fondatore il prof. Luigi Grillo. Da quest’anno il premio riprende il suo cammino. Un percorso interrotto nel dicembre del 2006, anno in cui il prof Grillo morì. A riprendere e continuare quel viaggio il figlio, Claudio. Stamani conferenza stampa di presentazione. Quella che verrà sarà un’edizione rinnovata e snellita che rimarcherà solo in parte le linee delineate da Grillo padre. Del resto è anche giusto che subentri un’evoluzione che porti l’evento al passo con i tempi, come è normale che si faccia il paragone tra vecchio e nuovo. L’importante è che non venga cancellata la memoria e l’origine. La prima cosa che salta agli occhi sono il numero dei premiati. Le passate edizioni, quelle del Grillo padre, hanno annoverato sempre una ventina di premiati. Quella del Grillo figlio solo tre anzi quattro. I premiati dell’edizione 2011 saranno infatti, i fratelli Servillo, Peppe e Tony, artisti di fama internazionale, il Presidente di Unicef Italia, Vincenzo Spadafora ed il Vice Questore, Antonio Dulvi Corcione figlio di un altro afragolese doc, il prof Marco Corcione. Per tutti loro la commissione giudicatrice del premio avrà avuto le sue buone ragioni per assegnare il premio. Comunque sia si tratta di persone che hanno avuto i loro natali ad Afragola e poi, hanno esportato i valori e la cultura afragolese in tutto il Paese e nel mondo. E’ stata sempre questa la condizione essenziale, il criterio in base al quale fino ad ora erano stati sempre scelti i premiati: oltre per i meriti anche per un legame con la città di Afragola. Il premio consiste nell’attribuzione di una statuetta in argento raffigurante il re Normanno a cavallo considerato il mitico fondatore di Afragola in provincia di Napoli. Una statuetta che trae ispirazione da un dipinto del 1880 del pittore Moriani che si trova sulla volta de soffitto della ‘sala Moriani’ del Comune di Afragola. Da questa edizione la statuetta cambia. Nel senso che, quella delle passate edizioni, che era un’opera del maestro Domenico Mavino e donata al prof Grillo, è stata sostituita da una somigliante del maestro Domenico Sepe. L’evento avrà luogo il prossimo 21 novembre, lunedì, alle ore 19,30 presso il Teatro Gelsomino ad Afragola. La 17esima edizione del premio ha ricevuto per la prima volta il Patrocinio della Presidenza della Repubblica, mentre sono riconfermate quelle della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Campania, della Provincia di Napoli, della Città di Afragola, dell'Ente Provinciale per il Turismo di Napoli e dell'Unione Nazionale Pro Loco d'Italia. La serata sarà condotta da Gianni Ippoliti e da Lina Carcuro. Nel corso dell’evento è prevista anche la partecipazione di alcuni ospiti. Interverranno Peppino di capri, premiato nel 2000, Guido Lembo, Maria Nazionale, Musicanima Live Band diretta da Enzo Campagnoli. Inoltre, parteciperanno anche Yamila Rumayor Sosa, del Teatro dell'Opera Garcia Lorca di cuba e gli Estri Armonici, il coro polifonico di Aminta e Susanna De Luca che sono state al fianco del Prof. Grillo nelle passate edizioni.
Pensare al Premio Internazionale ‘Ruggero II il Normanno’ senza il prof Grillo non è certamente un impresa facile. Però, parlarne risveglia in molti ricordi commoventi spesso legati ad episodi che poi, hanno segnato la propria esistenza. Il premio nasce da un’idea del prof. Luigi Grillo subito sposata anche dal prof Francesco Giacco. Il Grillo è uomo che ha dato tanto e ricevuto poco dalla sua città, specie post mortem. Il successo del premio è immediato, tanto che alla sua decima edizione acquista la valenza di Premio Internazionale, per ospiti e premiati, e da quel momento diventerà il Premio Internazionale città di Afragola ‘Ruggero II il Normanno’. Un premio che per 16 anni è stato assegnato a personalità di rilievo nei campi della cultura, della politica, dell'imprenditoria, delle professioni, e ad autorità religiose e militari. Tra i suoi premiati annovera anche l’attuale capo dello stato, Giorgio Napolitano. Era l’edizione del 1996, il premio compiva i suoi passi ancora incerti e il Giorgio nazionale era ‘solo’ un deputato della Repubblica.
All’evento vi hanno presenziano quasi sempre i discendenti della casata degli Altavilla, il principe Cesare e Ruggiero. Lo stesso prof era cavaliere di Gran Cordone dell’ordine della corona Normanna d’Altavilla.
Senza voler nulla togliere a nessuno. Il mio ricordo e quello di tanti altri del Prof Grillo è bellissimo. Un ricordo di un uomo eccezionale e di una profonda generosità. Un afragolese che ha voluto in tutti i modi possibili testimoniare l’amore per la sua terra natia. Il prof ha sempre creduto nella sua ‘creatura’. Ogni anno, appena finiva un’edizione si metteva subito all’opera per quella successiva. Instancabile e indomito. Anche quando sorgevano difficoltà non si smontava. Amava molto raccontare le sue imprese, in particolare di quando era stato arbitro internazionale di calcio e di quando era stato teodoforo alle Olimpiadi del 1960. A me piaceva i racconti che faceva di quando era ufficiale della Marina Militare durante la seconda guerra mondiale a bordo dell’Incrociatore ‘Duca D’Aosta’ e della sua partecipazione alle battaglie navali di Punta Stilo, Capo Teulada e alla famosa Battaglia di Matapan.
Il prof era un trascinatore, e forse è anche grazie a lui che tanti giovani afragolesi hanno creduto in loro stessi e hanno ‘sfondato’ nel loro campo. Il Grillo padre ha sempre dato spazio ai giovani tanto è vero che aveva voluto anche istituire un premio nel premio. Esso consisteva in una medaglia d'oro assegnata a personalità diverse per campi di azione, ma accomunate dai meriti conseguiti. Quasi sempre si è trattato di giovani afragolesi, fra i quali anche il sottoscritto. Aveva occhio il prof Grillo e i ‘cavalli di razza’ lui li riconosceva subito. La stessa statuetta in argento raffigurante il re Normanno a cavallo è un opera di un afragolese, il maestro Domenico Sepe che il prof. Grillo scoprì e lanciò dandogli modo di esprimersi al meglio. Una curiosità il vice questore Antonio Dulvi Corcione, uno dei premiati della 17esima edizione, venne già premiato nell’edizione del premio del 2003 con medaglia d’oro, anche in questo caso il prof aveva visto giusto. Non ci resta che attendere la serata del 21 per rivivere l’incanto del Premio internazionale città di Afragola ‘Ruggero II il Normanno’.

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DARFUR:NON C'E' PIU' TEMPO DA PERDERE!

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RICORDATI BASTANO 31 EURO PER ACQUISTARE 8 COPERTE, 51 EURO PER UNA TENDA E 200 EURO PER DARE ASSISTENZA MEDICA A 25 FAMIGLIE...

Un bambino del Darfur

Un bambino del Darfur
aiuta ad aiutarlo sostieni le iniziative pro Darfur
In Darfur dal 2003 ad oggi sono state compiute esecuzioni, anche di massa, stupri, soprattutto di massa, nei confronti di donne, uomini e bambini e interi villaggi sono stati rasi al suolo. Il terrore è stato usato come pratica generalizzata e a sfondo razziale mentre lo stupro è diventato una vera e propria arma da guerra.
Il governo sudanese di Khartoum da parte sua ha bombardato senza sosta i civili, e ha reso sempre più difficili le operazioni di soccorso delle organizzazioni umanitarie nei confronti delle genti del Darfur, fino al punto di far scappare via la maggior parte delle Ong operanti nella regione sudanese e liberarsi così di scomodi testimoni di quanto accadeva in quei luoghi. La stessa tattica è stata seguita prima con i peacekeepers dell'Ua e poi con quelli dell'Onu...
Tutto il mondo è a conoscenza di quanto accade in quella remota regione sudanese e lancia denunce. Da un lato Washington parla di genocidio, dall’altro l'Onu parla di catastrofe umanitaria e di pulizia etnica.
Il tutto però resta nella totale impunità!
Intanto, dal Febbraio 2003 anno in cui è iniziata la ribellione della popolazione di etnia africana del Darfur, circa 6 milioni in maggioranza musulmana e in parte animista, contro il governo sudanese, musulmano ma integralista e soprattutto di etnia araba e bianca, è scoppiato il conflitto che ha causato finora circa 300mila morti e due milioni e mezzo di profughi. Una protesta nata per lo stato di totale abbandono e sfruttamento in cui la popolazione nera era tenuta. La repressione del governo centrale è stata spietata, soprattutto facendo uso dei Janjaweed, i diavoli a cavallo, che sono milizie nomadi di etnia araba che hanno compiuto tutti gli orrori possibili e inimmaginabili contro le genti del Darfur di etnia nera, per lo più contadini e pastori.

Il pianto di un innocente a Gaza

Il pianto di un innocente a Gaza
Ancora una volta il mondo intero si dovrebbe vergognare!!!
La guerra chi puo raccontarla? E' difficile farlo ma tutti possiamo immaginare come sia il sentire l'odore dei morti abbandonati nelle strade o sotto le macerie, il vedere i bambini che muoiono di fame accanto al cadavere della madre, il sentire il lamento dei feriti e lo strazio dei sopravvissuti, di chi si vede impotente e maledice chi gli ha portato via tutto.
Nella Striscia di Gaza siamo ormai quasi alla terza settimana di bombardamenti e inesorabilmente, come non potrebbe essere diversamente con tutta la tecnologia militare del 21° secolo che gli israeliani stanno usando, il numero dei morti tra i civili continuato ad aumentare, mentre l'esercito israeliano bombarda le loro case si moltiplicano tra i palestinesi le scene di disperazione e di dolore causati dagli effetti devastanti della guerra che certamente non sono cambiati nel tempo anzi al contrario.

Giugno 2009: La rivoluzione di velluto in Iran

Giugno 2009: La rivoluzione di velluto in Iran
Sono solidale con i persiani che manifestano

Il 12 giugno 2010 è caduto il primo anniversario delle contestate elezioni iraniane. Elezioni che decretarono la riconferma a presidente dell’Iran di Mahmud Ahmadinejad. Il Paese ha vissuto le prime ora di questa giornata con una calma carica di tensione che poi, è scoppiata nel pomeriggio intorno alle 16, le 13.30 italiane con i primi scontri tra manifestanti e forze di sicurezza nei pressi dell’Università Sharif di Teheran. Era impensabile che l’opposizione iraniana del movimento riformista dell’Onda Verde si facesse scappare questa occasione per proclamare il proprio dissenso al regime degli Ayatollah. I luoghi delle sanguinose proteste post elettorali di un anno fa si sono quindi di nuovo riempiti di manifestanti. Questo, nonostante l’appello dei leader dell’opposizione, Moussavi e Karroubi, a evitare di scendere in piazza e nonostante che le forze di sicurezza avessero preso posizione in vari punti strategici del centro di Teheran per prevenire manifestazioni. Nonostante le proteste e le accuse di brogli elettorali il contestato presidente Ahmadinejad ha potuto proseguire nel suo mandato, quasi certamente usurpato, grazie all’appoggio dell’ayatollah Ali Khamenei, la Guida Suprema. La lotta continuerà. Viva la Persia! Viva il movimento riformista!


i 44 presidenti degli Usa

i 44 presidenti degli Usa
da www.patrickmoberg.com/blog/id:420/november-4-2008

The President United States of America

The President United States of America
Barack Obama

E' morta Miriam Makeba

E' morta Miriam Makeba
Addio Mama Afrika....io continuerò a sognare...

Notes

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Italia. Violenza sessuale è allarme sociale


Dopo i recenti casi di stupri, a Roma, Bologna e Milano non si riesce quasi più a tenere il conto degli episodio di violenza sessuale che, dall'inizio dell'anno, si stanno susseguendo in Italia ad opera principalmente di stranieri. Un orribile reato che si verifica nelle grandi città metropolitane come nei piccoli centri urbani. Emergono dati da brividi dalle informazioni fornite dal Presidente facente funzioni del Tribunale di Como Giuseppe Anzani e dal Procuratore capo Alessandro Maria Lodolini. Ogni 4 giorni in Procura a Como arriva una denuncia per violenza sessuale. I fascicoli aperti tra luglio 2007 e giugno 2008 sono stati 89, tra violenze sessuali e pedofilia. Ma è solo la punta di un iceberg in quanto, il reato, per la quasi totalità è sommerso perché prevale ancora la paura e la vergogna a denunciare la violenza subita. Fino ad oggi la violenza che subivano le donne era soprattutto domestica, ma gli episodi di violenza che hanno visto protagoniste, loro malgrado, delle donne avvenuti negli ultimi giorni, per le strade, propongono una nuova emergenza. Un autorevole testimonianza è portata da Telefono Rosa che da anni conosce il fenomeno ed assiste le vittime. “Ciò che sta avvenendo dall'inizio dell'anno, precisa il presidente Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, mi preoccupa. Non so se è solo l'effetto di maggiori denunce ma, dal nostro osservatorio, non era mai stato rilevata una cosa simile”. Gli avvenimenti degli ultimi giorni non fanno altro che conferma un'allarmante costante: in testa alla classifica degli autori di stupri ci sono gli stranieri. Il triste primato vede fra i primi i romeni, seguiti da marocchini e albanesi che sembra abbiano dato il via ad una esecrabile escalation di violenza contro le donne. Assodato che nella stragrande maggioranza dei casi questi episodi sono commessi da stranieri, spesso clandestini, ora si deve dare a tutto questo uno stop. Certezza della pena, custodia cautelare in carcere per chi è accusato di violenza sessuale ed esclusione di attenuanti per chi delinque sotto effetto di alcool e droghe. Tutto ovviamente tenendo conto di due elementi fondamentali: abbattere l'allarme sociale provocato da questo tipo di reati e tutelare la dignità della vittima, che va assicurata anche nel percorso dibattimentale.
Per raggiungere un risultato anzitutto è importante l'introduzione nel ddl sicurezza dell'obbligo del carcere per chi stupra. Forse il decreto 'anti-stupro' sarà pronto per venerdì esso dovrebbe contenere, come annunciato, importanti novità: gli accusati di stupro non potranno beneficiare della libertà condizionale, ci sarà un avvocato a spese dello Stato per le vittime di violenza sessuale, arriveranno nuovi presidi di polizia con relativi stanziamenti, saranno anticipate le norme contenute nel ddl anti-molestie che la Camera ha già approvato. Tra le altre cose, ci dovrebbero essere anche aggravanti se a commettere violenza sono familiari, partner o tutori; un pesante aggravio di pena se la vittima è sotto i 14 anni; uguale trattamento, invece, se la vittima è maggiorenne o appena sotto i 18; ergastolo sicuro, se allo stupro segue la morte della vittima. Mano pesante anche per i complici: nessuna possibilità di godere dei domiciliari neppure per i favoreggiatori.

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La scuola pubblica in Italia con la 'Riforma Gelmini'

Esprimo la mia piena solidarietà con tutti coloro che protestano contro la Legge 133/08 la cosidetta 'Riforma Gelmini'....

Le cifre presentate nel decreto fanno venire i brividi: i tagli previsti dal decreto legge 112, poi convertito nella legge 133/08, e gli ulteriori provvedimenti contenuti nel decreto 137 porteranno, a livello nazionale, ad una riduzione di circa 100mila posti tra il personale docente e di 43mila posti tra quello Ata (ausiliari, tecnici e amministrativi).
Per molti, anche per i non addetti ai lavori, l'effetto provocato dalla legge che in pratica azzererà in poco tempo le faticose conquiste di anni e anni, non solo in termini di posti di lavoro, ma anche di mission- educativa e di didattica, rende il momento dei più cupi e tristi degli ultimi anni. Ai tagli vanno poi sommati, le conseguenze che scaturiranno dalla reintroduzione del maestro unico nelle scuole elementari.
L'Europa chiede più scuola, più sapere e l'Italia che fa?
Il contrario!
Rientrodurre il maestro unico è compiere, di sicuro, un passo indietro di almeno mezzo secolo. Se non addirittura si ritorna al tempo del libro cuore, senza offesa per quel libro mio compagno di tanti pomeriggi.
Perchè tutto questo? Bella domanda!
Molto probabilmente si tenta di mascherare con questa supposta riforma quello che è il vero scopo del provvedimento: incassare o meglio risparmiare in poco meno di 4-5 anni 8miliardi di euro. Questa è la cifra stimata, che dovrebbe restare nelle casse dello stato.
Un risparmio quindi certo ottenuto tagliando centinaia di migliaia di posti di lavoro ma al contempo che produrrà anche un effetto negativo: quello di un drastico ridimensionamento del servizio scolastico pubblico in favore forse di quello privato. Inoltre un'altra diretta conseguenza della L.133/08 sarà la chiusura di decine e decine di plessi scolastici.
Molte scuole, soprattutto nei piccoli centri urbani, non ci saranno più. A scomparire sarà anche un altro degli elementi cardine dell'istruzione primaria italiana: il tempo pieno. Bisogna fare attenzione, chi sostiene che il tempo pieno non sarà toccato dalla riforma o che addirittura aumenterà mente sapendo di farlo.
Rifletteteci un poco e capirete perchè!
Se prima, per ogni 2 classi, c'erano 3 insegnanti d'ora in poi sarà uno per classe, a seguire e istruire dai 20 ai 30 alunni e che svolgerà il suo orario lavorativo settimanale esclusivamente di mattina. Pertanto al pomeriggio non potrà esserci altro che un sorta di dopo-scuola, trasformando il tempo pieno di fatto in un parcheggio pomeridiano per i bambini, che nulla ha da condividere con l'offerta didattica di cui fino ad ieri, prima della 'riforma Gelmini', gli alunni potevano usufruire con il tempo pieno.

...

ARRIVERA' PER NATALE UNA 'SOCIAL CARD' AD OLTRE 1MLN DI ITALIANI 'POVERI'

C’è un detto che dice: "meglio poco che niente!".
In questo caso tra il poco e il nulla ci sono così poche differenze che è difficile distinguerli.
La 'social card, almeno per il momento, sembra più l’ennesimo spot varato dal governo che piuttosto un provvedimento serio in grado di aiutare per davvero i più bisognosi.
Nessuno però si è ricordato di dire che ogni spesa effettuata con la 'social card' in automatico sarà data una commissione alla Mastercard che è la società che ha emmesso ed è la proprietà della card.
Bhe! Almeno qualcuno di certo ci guadagnerà da questa iniziativa...
Appare strano che un'iniziativa così benefica abbia comunque dei costi accessori...stranezze tutte italiane!

***

Parole....di Abraham Lincoln

Non si può arrivare alla prosperità

scoraggiando l'impresa.
Non si può rafforzare il debole
indebolendo il più forte.
Non si può aiutare chi è piccolo
abbattendo chi è grande.
Non si può aiutare il povero
distruggendo il ricco.
Non si possono aumentare le paghe
rovinando i datori di lavoro.
Non si può progredire serenamente
spendendo più del guadagno.
Non si può promuovere la fratellanza umana
predicando l'odio di classe.
Non si può instaurare la sicurezza sociale
adoperando denaro imprestato.
Non si può formare carattere e coraggioto
gliendo iniziativa e sicurezza.
Non si può aiutare continuamente
la gente facendo in sua vece quello che potrebbe
e dovrebbe fare da sola.

USA 2008: ELETTO PRESIDENTE BARACK OBAMA

USA 2008: ELETTO PRESIDENTE BARACK OBAMA

marito e padre

i due rivali

genere umano

GIOCHI OLIMPICI DI PECHINO

GIOCHI OLIMPICI DI PECHINO
da peacereporter

23/02/2002 - 02/07/2008 Ingrid Betancourt è stata liberata!

23/02/2002 - 02/07/2008                  Ingrid Betancourt è stata liberata!
faccio mia la gioia di tutti!

Finalmente liberi!!!

Finalmente liberi!!!

Grazie a loro la Betancourt è libera

Grazie a loro la Betancourt è libera
il ministro della Difesa colombiano Santos e il generale Montoya

Grazie Uribe!!

Grazie Uribe!!
La Betancourt ha incontrato il presidente colombiano Uribe che vinse le elezioni del 2002

madre e figlia!

madre e figlia!
Yolanda Pulecio e Ingrid Betancourt

le due Betancourt

le due Betancourt
Ingrid abbraccia la madre Yolanda

La gioia della libertà riconquistata

La gioia della libertà riconquistata
Ingrid Betancourt dopo la liberazione