giovedì 27 settembre 2012

Teatro a Caserta: presentato programma 2012/13 della rassegna teatrale ‘In…Canto Teatrale’

La Commissione Cultura della Comunità "Caserta, Città di Pace" e l’Associazione “Gli Esclusi” hanno presentato il 22/09/2012 il programma 2012/13 della rassegna “Eventi”, direttrice artistica Anna D’Ambra, con una nuova titolazione : “ In…Canto Teatrale”.  Si gioca sulle parole canto e incanto, perché tutti gli spettacoli compresi nel programma sono cantati o accompagnati dalla musica e tutti, per professionalità e argomentazioni, possono essere vero incanto per un pubblico sempre più cosciente del proprio peso critico. Quest’anno, sette spettacoli e non più sei, per offrire un ricco ventaglio di differenze artistiche e dare a ciascun spettatore la possibilità di una scelta libera fra proposte diverse. Gli spettacoli avranno luogo nel Teatro “Città, di Pace” a Caserta (zona Puccianiello) in via SS Nome di Maria. 

 

Spettacoli:

 
20 Ottobre 2012 ore 21.00

Nello Mascia

Presenta

 

PER AMORE

 
Prima Parte

Proiezione del cortometraggio (durata 15 minuti)

“CONCERTO PER IL CRISTO VELATO”

di ADONIS

Tradotto dall’arabo da Francesca Corrao.

con Nello Mascia ed Eva Drammis

Regia di Liliana Paganini.

L’opera, ripercorre il viaggio di Adonis da Napoli - dove nel febbraio 2002 -  visita il Cristo Velato del Sammartino nella Cappella San Severo - a Berlino, ma per rendere meglio le idee, le impressioni e le memorie la regista  si è servita anche di Palermo.

 

Seconda Parte

NELLO MASCIA e LALLA ESPOSITO in

LA STORIA DI UN AMORE

poesie e canzoni d’amore

Auden, D’Annunzio, Garcia Lorca, Prevert

al piano

MARIANO BELLOPEDE

 Tutti noi che prima o poi entriamo in contatto con la poesia e con i poeti.

Lasciamoci contaminare da questi versi, da queste persone, lasciamo che la 'poesia generi altra poesia', magari attraverso noi stessi; lasciamo che i sentimenti affiorino e che rivelino le verità del nostro profondo, magari per scoprire che siamo tutti uguali.

 

Terza Parte

HAPPENING D’AMORE

Organizzato da Nello Mascia

Chiunque desidera dire una poesia d’amore o cantare una canzone d’amore, può venire, salire sul palco e farlo. Ognuno può leggere la poesia che ha scelto personalmente di leggere.

Mostrare che il pubblico non è un guardone ma è parte integrante del fare cultura,soprattutto in campo letterario e teatrale.

Una serata speciale. Con tante voci, tante parole, tanta energia. Chi si prenota?

L'amore è un luogo e lungo questo luogo d'amore passano tutti i luoghi.... si è un Mondo e in questo mondo del si, passano inesorabilmente intrecciati, tutti i mondi.

 10 novembre 2012 ore 21,00

OPC e Caserta Musica presentano

Orchestra Popolare Campana in concerto

Direttore Emilio Di Donato

“OPC pur tradendola, restituisce alla tradizione popolare un suo inedito splendore….” (Federico Vacalebre, Il Mattino)
La Orchestra Popolare Campana (o più semplicemente OPC), ideata e diretta da Emilio Di Donato, esordisce nel 2008 al Leuciana Festival di Caserta con la denominazione "Orchestra Popolare Casertana", e da allora si esibisce con grande successo in prestigiosi palcoscenici e festival italiani ed esteri. Nella OPC confluiscono numerosi gruppi di musica popolare provenienti in particolar modo dalla zona di Terra Di Lavoro (tra cui Corepolis, Arianova, Musicalia Aurunca, Calatia Ensemble, Mamma Tammorra, Ar Meitheal ed altri), in un ambizioso progetto di rilancio dell’immagine della musica tradizionale della Campania. La OPC si esibisce in numerosi concerti al fianco di Eugenio Bennato, Marcello Colasurdo, Giovanni Mauriello ed altri importanti nomi della musica etnica italiana, sempre con commenti entusiasti di pubblico e critica. Il concerto è un vitale susseguirsi di temi della tradizione popolare campana, rielaborati ed orchestrati in una veste assolutamente unica in Italia, per esaltare al meglio la bellezza delle melodie, la potenza delle voci e la bravura degli strumentisti dell'orchestra.

1 Dicembre 2012 ore 21,00

Massimo Andrei

in Un pop antico

Fiabe e snack, inciucio e riflessione
Raccontare fiabe comiche ambientate in un presentissimo passato e trasmettere in video Snack, spuntini di riflessione, la nuova formula di comunicazione dal web e dal canale televisivo della metropolitana. Questo è un pop antico.Tra l’antropologia e la monnezza. Massimo Andrei, attore e regista, e un virtuoso violoncellista/chitarrista Giorgio Mellone, per affrontare i Due mariuoli, la Cozzeca nera, Rosa parlante, il Pireto e quant’altro… Fatti mai successi narrati in una lingua farcita e saporita a metà tra l’italiano e il napoletano, forte e delicata, greve e poetica. I temi sono vari, gli inciuci sono assai, riflettere non fa male! Si tratta di ladri di galline, di processi fatti ai frutti di mare, di tribunali gestiti da pescioni, pettegolezzi fatti in mezzo alla natura, insostenibile pesantezza dell’essere, scorregge scostumate e, in fondo in fondo, il bisogno di avere quella seicentesca morale della favola che pur ci serve e che ci sta, fa capolino…, ma non deve fare l’insegnante.

15 Dicembre 2012 ore 21,00

Musical, che passione!!!

da un’idea di Anna D’Ambra

Ballerino: Sergio Cunto

Soprano: Ida Matarese

Ballerina: Gaia Mucherino

Baritono: Antonio Braccolino

Pianoforte: Geminiano Mancuso
Coreografie

Sergio Cunto e Nicoletta Munno
 (Spettacolo in allestimento) Il musical è un genere di rappresentazione teatrale e cinematografica, nato e sviluppatosi negli USA tra l’800 ed il ’900. E’ uno spettacolo derivato dall'operetta e adattato al gusto e al costume statunitense. Di genere brillante, è costituito da brani che appartengono ai generi della musica leggera, del jazz, o derivano dall'opera lirica e dal balletto. Danza e musica, insieme alla recitazione sono gli elementi caratterizzanti.  Questo spettacolo, vuole essere un viaggio attraverso le più belle arie dei Musicals, opere liriche moderne, proposte in forma semiscenica. Dal musical West Side Story di L. Bernstein al Fantsma dell’opera di A.L. Weber, e altri ancora come Cats, Evita etc…

19 Gennaio 2013 ore 21,00

Serata in lirica in due tempi

Bastiano e Bastiana

Opera comica in un atto di W.A.Mozart

personaggi ed interpreti:

 Bastiana/Alexandra Eltzinga

Bastiano/David Ferri Durà

Colas/Gheoghe Palcu

Voci recitanti: Anna D’Ambra, Sergio Lieto

///

Aria  da sorbetto: Emanuela Piersimoni/Contralto

///

La serva padrona    

Intermezzo buffo di Giovanni Pergolesi

Personaggi ed interpreti:

La Serpina/Michela Antonucci

Uberto/Gheorghe Palcu

Vespone/ Emanuela Piersimoni

Maestro Concertatore: Rosario Pignatelli

Regia

M° Antonio Lemmo

Bastien und Bastienne, è il primo singspiel diW.A.Mozart, in tedesco e in un atto, su libretto di Friedrich Wilhelm Weiskern, ma il tema risale tuttavia a Le devin du village di J. J. Rousseau. Tradizionalmente si vuole che l'opera sia stata commissionata dal celebre medico e ipnotizzatore F.A.Mesmer ed eseguita nel giardino della sua villa presso Vienna nel1768. Tuttavia, la prima rappresentazione documentabile è quella avvenuta a Berlino il 2 ottobre 1890

Nella prima aria (Mein liebster Freund hat mich verlassen), la contadinella Bastienne si lamenta del calo di attenzioni che le dedica il suo innamorato Bastien, probabilmente a causa della dama del castello. Ella chiede consiglio al mago Colas, che, nel duetto Auf den Rat, den ich gegeben, le suggerisce di comportarsi in modo più superficiale.Sopraggiunge Bastien che saluta Colas e viene poco dopo scacciato da Bastienne. Bastien chiede aiuto a Colas per riconquistare Bastienne e il mago lo rassicura con una cerimonia magica (Diggi, Daggi). Di fronte al comportamento sfacciato di Bastienne, Bastien minaccia di suicidarsi, annegandosi. Bastienne non si lascia intenerire ma ha comunque timore di perdere il suo amato .Nel terzetto finale (Kinder, Kinder) interviene Colas, che riappacifica la coppia..

La serva padrona:Composta su libretto diG.A.Federico, fu rappresenta la prima volta al Teatro San Bartolomeo di Napoli il 28 agosto 1773, quale intermezzo all'opera seria Il prigioniero superbo, dello stesso Pergolesi, destinata a non raggiungere neppure lontanamente la fama della Serva padrona.

Un ricco e attempato signore di nome Uberto ha al suo servizio la giovane e furba Serpina che, con il suo carattere prepotente, approfitta della bontà del suo padrone. Uberto, per darle una lezione, le dice di voler prendere moglie: Serpina gli chiede di sposarla, ma lui, anche se è molto interessato, rifiuta. Per farlo ingelosire Serpina gli dice di aver trovato marito, un certo capitan Tempesta, che realtà è il servo Vespone che ha il ruolo di mimo, travestito da soldato, chiede a Uberto una dote di 4000 scudi. Per non pagarli Uberto si sposa Serpina, la quale da serva diventa finalmente padrona.

2 Febbraio 2013 ore 21.00

Prospet promozione spettacolo

Robarto Capasso in

DON ANSELMO TARTAGLIA

di Eduardo Scarpetta

con

Gino De Luca   Nino Bruno Viviana Cangiano   Francesco Luongo  

allestimento scenico di Massimiliano Pinto          costumi di Alessandra Gaudioso

regia  ROBERTO CAPASSO

Chi non ricorda l’avvocato balbuziente di una delle più famose commedie di Eduardo Scarpetta “ ‘O scarfalietto” ? Don Anselmo Tartaglia, maschera infantile, nel senso di semplice e spontanea, con la capacita’ di dire o compiere spropositi con la massima naturalezza possibile che è propria dei bambini. Questo è il filo che lega Felice Sciosciammocca a Don Anselmo Tartaglia, che per la sua comicita’ pura e istintiva non pote’ trovare purtroppo spazio adeguato nella scarpettiana, nel senso che avrebbe tolto tanto al personaggio di Felice Sciosciammocca. Don Anselmo Tartaglia  è comunque nella storia del teatro napoletano, fa parte della tradizione teatrale napoletana  e anche  Lui, con la sua comicita’ allo stato puro, istintivo e divertente, è stato  un riferimento importante nel  Teatro di Scarpetta. Roberto Capasso, in questo allestimento, vuole risalire alle origini scarpettiane mediando con i grandi riferimenti che lo legano al teatro  di Pasolini e al teatro di avanguardia. Un modesto contributo alla contemporaneita’ e, perche’ no , all’immortalita di un grande autore come Scarpetta, del quale non bisogna assolutamente tradirne la memoria.

2 Marzo 2013 ore 21.00

Michela Cescon in
 
LEONILDE, STORIA ECCEZIONALE DI UNA DONNA NORMALE

di Sergio Claudio Perroni

tratto dall’omonimo testo edito da Bompiani

 
regia Roberto Andò
 

scene e costumi Giovanni Carluccio

musiche Marco Betta

luci Franco Buzzanca

 
Sono cresciuta in fretta, io. Neanche il tempo di essere ragazza, ed ero già donna. Cresciuta in fretta, troppo in fretta. “Come tutte le belle figliole”, diceva mio padre. Ma in realtà la bellezza non c’entrava. C’entrava la fame. La fame fa crescere in fretta. Belli e brutti, figliole e figlioli. Se non li ammazza prima.
Si apre così Leonilde, monologo di Sergio C. Perroni su Nilde Iotti, una donna la cui vita testimonia gran parte della storia dell’Italia moderna. Eletta parlamentare a 26 anni, membro della “Commissione dei 75” che diede vita alla Costituzione, prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera: con la vita di Nilde Iotti ripercorriamo le tappe cruciali del Novecento e i temi fondanti della nostra contemporaneità, dal Fascismo alla Seconda Guerra Mondiale, dalla Resistenza alla nascita della Repubblica, dalla Costituzione alla conquista dei diritti delle donne.
Ma Leonilde è soprattutto la storia di una donna determinata e tenace, per quasi vent’anni compagna “scomoda” di Palmiro Togliatti; una grande donna italiana che, in un’Italia ancora troppo bigotta per accettare la sua relazione con un uomo sposato, antepone i sentimenti alla ragione e difende coraggiosamente il valore delle proprie scelte.

Per informazioni, prenotazioni e prevendita

Dal lunedì al sabato dalle ore 17,00 alle 19,30        
Sede Commissione Cultura Comunità “Caserta,Città di Pace”

Via SS.Nome di Maria – Caserta(zona Puccianiello)
e-mail: www.gliesclusi @alice.it-Tel. 3381002496- 3494208971

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Una fiammella accesa per tutte le persone che soffrono al mondo

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Il mondo non può più stare a guardare mentre migliaia di siriani si vedono privati della libertà e della vita.....

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A tutti quei bravi ragazzi morti per l'Italia

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Non mi abituerò mai a quest'immagine! Onore ai caduti

Nel mondo ogni giorno vengono compiute carneficine immani in cui le vittime sono inermi civili

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sono solidale con gli immigrati clandestini

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...a quei bravi ragazzi, figli dell'America di oggi, morti in guerra!

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DARFUR:NON C'E' PIU' TEMPO DA PERDERE!

IN DARFUR SONO DECINE SE NON CENTINAIA LE PERSONE CHE MUOIONO OGNI MESE...
FAI LORO DEL BENE... AIUTA I RIFUGIATI E I PROFUGHI DEL DARFUR FACENDO UNA DONAZIONE ALL'AGENZIA ONU PER I RIFUGIATI UNHCR CHIAMA LO 0680212304 PER SAPERE COME FARE....
RICORDATI BASTANO 31 EURO PER ACQUISTARE 8 COPERTE, 51 EURO PER UNA TENDA E 200 EURO PER DARE ASSISTENZA MEDICA A 25 FAMIGLIE...

Un bambino del Darfur

Un bambino del Darfur
aiuta ad aiutarlo sostieni le iniziative pro Darfur
In Darfur dal 2003 ad oggi sono state compiute esecuzioni, anche di massa, stupri, soprattutto di massa, nei confronti di donne, uomini e bambini e interi villaggi sono stati rasi al suolo. Il terrore è stato usato come pratica generalizzata e a sfondo razziale mentre lo stupro è diventato una vera e propria arma da guerra.
Il governo sudanese di Khartoum da parte sua ha bombardato senza sosta i civili, e ha reso sempre più difficili le operazioni di soccorso delle organizzazioni umanitarie nei confronti delle genti del Darfur, fino al punto di far scappare via la maggior parte delle Ong operanti nella regione sudanese e liberarsi così di scomodi testimoni di quanto accadeva in quei luoghi. La stessa tattica è stata seguita prima con i peacekeepers dell'Ua e poi con quelli dell'Onu...
Tutto il mondo è a conoscenza di quanto accade in quella remota regione sudanese e lancia denunce. Da un lato Washington parla di genocidio, dall’altro l'Onu parla di catastrofe umanitaria e di pulizia etnica.
Il tutto però resta nella totale impunità!
Intanto, dal Febbraio 2003 anno in cui è iniziata la ribellione della popolazione di etnia africana del Darfur, circa 6 milioni in maggioranza musulmana e in parte animista, contro il governo sudanese, musulmano ma integralista e soprattutto di etnia araba e bianca, è scoppiato il conflitto che ha causato finora circa 300mila morti e due milioni e mezzo di profughi. Una protesta nata per lo stato di totale abbandono e sfruttamento in cui la popolazione nera era tenuta. La repressione del governo centrale è stata spietata, soprattutto facendo uso dei Janjaweed, i diavoli a cavallo, che sono milizie nomadi di etnia araba che hanno compiuto tutti gli orrori possibili e inimmaginabili contro le genti del Darfur di etnia nera, per lo più contadini e pastori.

Il pianto di un innocente a Gaza

Il pianto di un innocente a Gaza
Ancora una volta il mondo intero si dovrebbe vergognare!!!
La guerra chi puo raccontarla? E' difficile farlo ma tutti possiamo immaginare come sia il sentire l'odore dei morti abbandonati nelle strade o sotto le macerie, il vedere i bambini che muoiono di fame accanto al cadavere della madre, il sentire il lamento dei feriti e lo strazio dei sopravvissuti, di chi si vede impotente e maledice chi gli ha portato via tutto.
Nella Striscia di Gaza siamo ormai quasi alla terza settimana di bombardamenti e inesorabilmente, come non potrebbe essere diversamente con tutta la tecnologia militare del 21° secolo che gli israeliani stanno usando, il numero dei morti tra i civili continuato ad aumentare, mentre l'esercito israeliano bombarda le loro case si moltiplicano tra i palestinesi le scene di disperazione e di dolore causati dagli effetti devastanti della guerra che certamente non sono cambiati nel tempo anzi al contrario.

Giugno 2009: La rivoluzione di velluto in Iran

Giugno 2009: La rivoluzione di velluto in Iran
Sono solidale con i persiani che manifestano

Il 12 giugno 2010 è caduto il primo anniversario delle contestate elezioni iraniane. Elezioni che decretarono la riconferma a presidente dell’Iran di Mahmud Ahmadinejad. Il Paese ha vissuto le prime ora di questa giornata con una calma carica di tensione che poi, è scoppiata nel pomeriggio intorno alle 16, le 13.30 italiane con i primi scontri tra manifestanti e forze di sicurezza nei pressi dell’Università Sharif di Teheran. Era impensabile che l’opposizione iraniana del movimento riformista dell’Onda Verde si facesse scappare questa occasione per proclamare il proprio dissenso al regime degli Ayatollah. I luoghi delle sanguinose proteste post elettorali di un anno fa si sono quindi di nuovo riempiti di manifestanti. Questo, nonostante l’appello dei leader dell’opposizione, Moussavi e Karroubi, a evitare di scendere in piazza e nonostante che le forze di sicurezza avessero preso posizione in vari punti strategici del centro di Teheran per prevenire manifestazioni. Nonostante le proteste e le accuse di brogli elettorali il contestato presidente Ahmadinejad ha potuto proseguire nel suo mandato, quasi certamente usurpato, grazie all’appoggio dell’ayatollah Ali Khamenei, la Guida Suprema. La lotta continuerà. Viva la Persia! Viva il movimento riformista!


i 44 presidenti degli Usa

i 44 presidenti degli Usa
da www.patrickmoberg.com/blog/id:420/november-4-2008

The President United States of America

The President United States of America
Barack Obama

E' morta Miriam Makeba

E' morta Miriam Makeba
Addio Mama Afrika....io continuerò a sognare...

Notes

***

Italia. Violenza sessuale è allarme sociale


Dopo i recenti casi di stupri, a Roma, Bologna e Milano non si riesce quasi più a tenere il conto degli episodio di violenza sessuale che, dall'inizio dell'anno, si stanno susseguendo in Italia ad opera principalmente di stranieri. Un orribile reato che si verifica nelle grandi città metropolitane come nei piccoli centri urbani. Emergono dati da brividi dalle informazioni fornite dal Presidente facente funzioni del Tribunale di Como Giuseppe Anzani e dal Procuratore capo Alessandro Maria Lodolini. Ogni 4 giorni in Procura a Como arriva una denuncia per violenza sessuale. I fascicoli aperti tra luglio 2007 e giugno 2008 sono stati 89, tra violenze sessuali e pedofilia. Ma è solo la punta di un iceberg in quanto, il reato, per la quasi totalità è sommerso perché prevale ancora la paura e la vergogna a denunciare la violenza subita. Fino ad oggi la violenza che subivano le donne era soprattutto domestica, ma gli episodi di violenza che hanno visto protagoniste, loro malgrado, delle donne avvenuti negli ultimi giorni, per le strade, propongono una nuova emergenza. Un autorevole testimonianza è portata da Telefono Rosa che da anni conosce il fenomeno ed assiste le vittime. “Ciò che sta avvenendo dall'inizio dell'anno, precisa il presidente Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, mi preoccupa. Non so se è solo l'effetto di maggiori denunce ma, dal nostro osservatorio, non era mai stato rilevata una cosa simile”. Gli avvenimenti degli ultimi giorni non fanno altro che conferma un'allarmante costante: in testa alla classifica degli autori di stupri ci sono gli stranieri. Il triste primato vede fra i primi i romeni, seguiti da marocchini e albanesi che sembra abbiano dato il via ad una esecrabile escalation di violenza contro le donne. Assodato che nella stragrande maggioranza dei casi questi episodi sono commessi da stranieri, spesso clandestini, ora si deve dare a tutto questo uno stop. Certezza della pena, custodia cautelare in carcere per chi è accusato di violenza sessuale ed esclusione di attenuanti per chi delinque sotto effetto di alcool e droghe. Tutto ovviamente tenendo conto di due elementi fondamentali: abbattere l'allarme sociale provocato da questo tipo di reati e tutelare la dignità della vittima, che va assicurata anche nel percorso dibattimentale.
Per raggiungere un risultato anzitutto è importante l'introduzione nel ddl sicurezza dell'obbligo del carcere per chi stupra. Forse il decreto 'anti-stupro' sarà pronto per venerdì esso dovrebbe contenere, come annunciato, importanti novità: gli accusati di stupro non potranno beneficiare della libertà condizionale, ci sarà un avvocato a spese dello Stato per le vittime di violenza sessuale, arriveranno nuovi presidi di polizia con relativi stanziamenti, saranno anticipate le norme contenute nel ddl anti-molestie che la Camera ha già approvato. Tra le altre cose, ci dovrebbero essere anche aggravanti se a commettere violenza sono familiari, partner o tutori; un pesante aggravio di pena se la vittima è sotto i 14 anni; uguale trattamento, invece, se la vittima è maggiorenne o appena sotto i 18; ergastolo sicuro, se allo stupro segue la morte della vittima. Mano pesante anche per i complici: nessuna possibilità di godere dei domiciliari neppure per i favoreggiatori.

***

La scuola pubblica in Italia con la 'Riforma Gelmini'

Esprimo la mia piena solidarietà con tutti coloro che protestano contro la Legge 133/08 la cosidetta 'Riforma Gelmini'....

Le cifre presentate nel decreto fanno venire i brividi: i tagli previsti dal decreto legge 112, poi convertito nella legge 133/08, e gli ulteriori provvedimenti contenuti nel decreto 137 porteranno, a livello nazionale, ad una riduzione di circa 100mila posti tra il personale docente e di 43mila posti tra quello Ata (ausiliari, tecnici e amministrativi).
Per molti, anche per i non addetti ai lavori, l'effetto provocato dalla legge che in pratica azzererà in poco tempo le faticose conquiste di anni e anni, non solo in termini di posti di lavoro, ma anche di mission- educativa e di didattica, rende il momento dei più cupi e tristi degli ultimi anni. Ai tagli vanno poi sommati, le conseguenze che scaturiranno dalla reintroduzione del maestro unico nelle scuole elementari.
L'Europa chiede più scuola, più sapere e l'Italia che fa?
Il contrario!
Rientrodurre il maestro unico è compiere, di sicuro, un passo indietro di almeno mezzo secolo. Se non addirittura si ritorna al tempo del libro cuore, senza offesa per quel libro mio compagno di tanti pomeriggi.
Perchè tutto questo? Bella domanda!
Molto probabilmente si tenta di mascherare con questa supposta riforma quello che è il vero scopo del provvedimento: incassare o meglio risparmiare in poco meno di 4-5 anni 8miliardi di euro. Questa è la cifra stimata, che dovrebbe restare nelle casse dello stato.
Un risparmio quindi certo ottenuto tagliando centinaia di migliaia di posti di lavoro ma al contempo che produrrà anche un effetto negativo: quello di un drastico ridimensionamento del servizio scolastico pubblico in favore forse di quello privato. Inoltre un'altra diretta conseguenza della L.133/08 sarà la chiusura di decine e decine di plessi scolastici.
Molte scuole, soprattutto nei piccoli centri urbani, non ci saranno più. A scomparire sarà anche un altro degli elementi cardine dell'istruzione primaria italiana: il tempo pieno. Bisogna fare attenzione, chi sostiene che il tempo pieno non sarà toccato dalla riforma o che addirittura aumenterà mente sapendo di farlo.
Rifletteteci un poco e capirete perchè!
Se prima, per ogni 2 classi, c'erano 3 insegnanti d'ora in poi sarà uno per classe, a seguire e istruire dai 20 ai 30 alunni e che svolgerà il suo orario lavorativo settimanale esclusivamente di mattina. Pertanto al pomeriggio non potrà esserci altro che un sorta di dopo-scuola, trasformando il tempo pieno di fatto in un parcheggio pomeridiano per i bambini, che nulla ha da condividere con l'offerta didattica di cui fino ad ieri, prima della 'riforma Gelmini', gli alunni potevano usufruire con il tempo pieno.

...

ARRIVERA' PER NATALE UNA 'SOCIAL CARD' AD OLTRE 1MLN DI ITALIANI 'POVERI'

C’è un detto che dice: "meglio poco che niente!".
In questo caso tra il poco e il nulla ci sono così poche differenze che è difficile distinguerli.
La 'social card, almeno per il momento, sembra più l’ennesimo spot varato dal governo che piuttosto un provvedimento serio in grado di aiutare per davvero i più bisognosi.
Nessuno però si è ricordato di dire che ogni spesa effettuata con la 'social card' in automatico sarà data una commissione alla Mastercard che è la società che ha emmesso ed è la proprietà della card.
Bhe! Almeno qualcuno di certo ci guadagnerà da questa iniziativa...
Appare strano che un'iniziativa così benefica abbia comunque dei costi accessori...stranezze tutte italiane!

***

Parole....di Abraham Lincoln

Non si può arrivare alla prosperità

scoraggiando l'impresa.
Non si può rafforzare il debole
indebolendo il più forte.
Non si può aiutare chi è piccolo
abbattendo chi è grande.
Non si può aiutare il povero
distruggendo il ricco.
Non si possono aumentare le paghe
rovinando i datori di lavoro.
Non si può progredire serenamente
spendendo più del guadagno.
Non si può promuovere la fratellanza umana
predicando l'odio di classe.
Non si può instaurare la sicurezza sociale
adoperando denaro imprestato.
Non si può formare carattere e coraggioto
gliendo iniziativa e sicurezza.
Non si può aiutare continuamente
la gente facendo in sua vece quello che potrebbe
e dovrebbe fare da sola.

USA 2008: ELETTO PRESIDENTE BARACK OBAMA

USA 2008: ELETTO PRESIDENTE BARACK OBAMA

marito e padre

i due rivali

genere umano

GIOCHI OLIMPICI DI PECHINO

GIOCHI OLIMPICI DI PECHINO
da peacereporter

23/02/2002 - 02/07/2008 Ingrid Betancourt è stata liberata!

23/02/2002 - 02/07/2008                  Ingrid Betancourt è stata liberata!
faccio mia la gioia di tutti!

Finalmente liberi!!!

Finalmente liberi!!!

Grazie a loro la Betancourt è libera

Grazie a loro la Betancourt è libera
il ministro della Difesa colombiano Santos e il generale Montoya

Grazie Uribe!!

Grazie Uribe!!
La Betancourt ha incontrato il presidente colombiano Uribe che vinse le elezioni del 2002

madre e figlia!

madre e figlia!
Yolanda Pulecio e Ingrid Betancourt

le due Betancourt

le due Betancourt
Ingrid abbraccia la madre Yolanda

La gioia della libertà riconquistata

La gioia della libertà riconquistata
Ingrid Betancourt dopo la liberazione