domenica 1 agosto 2010

Afragola (NA): crollo via Calvanese. Ci sono colpe nell' accaduto?

Come spesso capita in Italia solo dopo le tragedie scattano poi, i controlli e la ‘tolleranza’, finora mostrata, viene meno. Dopo il crollo di un fabbricato in via Vincenzo Calvanese, avvenuto la scorsa notte nel centro storico di Afragola in provincia di Napoli, che ha provocato la morte di 3 persone, Pasquale Zanfardino, sua moglie Enrica Tromba e l’anziana Anna Cuccurullo, e il ferimento di una quarta, la piccola Imma sopravvissuta sotto le macerie, annunciati controlli sul territorio comunale. Nel frattempo un'inchiesta è già partita, quella della Procura di Napoli per fare luce sull’accaduto. E’ stato aperto un fascicolo e l'ipotesi di reato ipotizzato è quello di omicidio colposo plurimo, al momento contro ignoti. Le indagini sono condotte dal pm Giuseppina Loreto. Il fabbricato crollato era ubicato nel centro storico della cittadina campana dove sulle case esistenti, per lo più edificate in pietre di tufo, spesso sono state realizzate sopraelevazioni, per lo più abusive. Non sembra però, sia il caso dell’abitazione di via Calvanese che risalirebbe agli anni’40, quando era casa colonica con annessa stalla, e che poi, è stata riadattata ad abitazione. L’edificio è stato sempre così come era fino al giorno della tragedia. Il centro storico di Afragola però, mostra tutti gli anni che ha e, tutti gli acciacchi che si porta dietro da decenni e per il quale il Comune non è in grado di attivare validi progetti di riqualificazione. “Per mancanza di fondi”, come ha spiegato il sindaco Vincenzo Nespoli. Episodi di cedimenti strutturali si sono già verificati in passato, per fortuna sempre senza vittime. L’ultimo appena lo scorso anno quando nel centro storico, in via Santa Maria, un’altra palazzina dopo essere collassato parzialmente era poi, stata abbattuta. L’edificio era già stato sgomberato da anni, ma tanti altri del centro storico sono ancora abitati. Come quello crollato in via Calvanese e da cui, molti raccontano che venivano ‘segnali’ di un pericolo imminente. Sembra che la stessa Cuccurullo, che era affittuaria, stesse cercando un nuovo alloggio dove andare ad abitare. “Aveva paura, ma non sapeva cosa fare”, hanno raccontato alcuni conoscenti. Il Comune ora si mostra ‘iperattivo’. Il sindaco, il Senatore Nespoli, ha già avuto una serie di incontri con i tecnici comunali. Si sta facendo il punto della situazione sul crollo dell’altra notte. Il primo cittadino ha rivelato che: “Dalle prime verifiche dei nostri tecnici e dei vigili del fuoco l'edificio non è crollato per cause esterne, come infiltrazioni d'acqua, ma per un cedimento strutturale”. Il sindaco ha anche spiegato che negli archivi dell'Ufficio tecnico comunale non risultano comunicazioni o richieste di autorizzazione per la ristrutturazione della palazzina crollata. Ristrutturazione che egli stesso ha ieri negato affermando: “Al massimo sarà stata fatta una ritinteggiatura delle pareti interne”. Eppure qualcuno sostiene che Pasquale Zanfardino, dopo aver acquistato l’appartamento destinato ad accoglierlo con la sua famiglia, avrebbe svolto dei lavori di edilizia. D’altronde è normale che si facciano dei lavori di riadattamento alle proprie esigenze quando si entra in possesso di un manufatto già preesistente. Però, viene spontaneo chiedersi: “Se fosse vero che siano stati fatti dei lavori, come mai il settore comunale adibito a controlli sul territorio per prevenire abusi non è intervenuto?”. Si sta parlando non di un edificio ubicato in periferia, fuori mano, ma di un edificio distante dal comune in linea d’aria appena 2 km. Siamo forse in presenza di una tragedia scaturita anche da negligenze gravi?”. Eppure per ammissione dello stesso Sindaco Nespoli sembra che: “A noi ‘ufficialmente’ non risultano lavori, sappiamo solo che nel 2006 Pasquale Zanfardino ha acquistato uno degli appartamenti, se poi abbia effettuato lavori di ristrutturazione interni non ne abbiamo notizie ufficiali. Abbiamo però raccolto voci su lavori di ripavimentazione”. Di fronte a tali dichiarazioni si rimane di sasso! Cosa vuol dire: “ufficialmente non ci risultano lavori” e “ se poi effettuati non risultano notizie ufficiali”? Forse ‘ufficialmente non risulta’ potrebbe voler dire che si sapeva, ma visto che nessuno ha ‘informato’ in merito, nessuno si è preoccupato di verificare? E per ‘lavori di ripavimentazione’ cosa si intende? In genere funziona così in quei ‘Paesoni’ come è Afragola in cui tutti si conoscono e tutti in un modo o in un altro sono legati tra loro da vincoli di parentela o di amicizia o anche di rapporti di lavoro o anche dalla politica. Quello che è certo è che Afragola è un città in cui le ordinanze comunali vengono emesse, ma poi, sono puntualmente disattese e finiscono nel dimenticatoio. I probabili lavori compiuti da Zanfardino e definiti dal sindaco di ‘riattazione interna’ suscitano enormi dubbi. Afragola è uno dei tanti centri a Nord di Napoli in cui l'abusivismo edilizio è nell’ordinarietà e dove sono in corso abbattimenti e altri sono previsti per un ‘intero quartiere sorto abusivamente, il rione Saggese. Provvedimenti ordinati dalla Procura della Repubblica. Questo non fa altro che far pensare che come sia stato possibile che un intero quartiere sia nato così sia stato possibile che opere edilizie di ‘ristrutturazione’ possano essere fatte in maniera ‘fuorilegge’. Senza cioè che sia inviato al Comune la denuncia di inizio avvio lavori. Sarà comunque l'inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli a chiarire se ci sono responsabilità anche da parte di chi sarebbe stato tenuto ai controlli. Si stima che su una popolazione di circa 70mila residenti, esclusi le migliaia di extracomunitari non censiti, ad Afragola la stragrande maggioranza vive in abitazioni frutto di un edilizia abusiva, ora nella maggior parte sanata e a cui la popolazione è stata spinta nel corso degli anni anche in mancanza di un valido piano regolatore. Abusivismo in cui persino lo stesso Sindaco sarebbe coinvolto indirettamente. Da tempo infatti, è sotto la lente di ingrandimento della magistratura una società immobiliare, la ‘Se.An. Immobiliare Spa’ con sede a Caivano in provincia di Napoli, che per i magistrati è riconducibile allo stesso Nespoli in quanto, secondo gli inquirenti, sarebbe collegata alla ‘San Marco Immobiliare’ di cui la moglie del senatore, De Luca Agnese è la responsabile ed amministratrice. Una società che è responsabile della lottizzazione di un’area ubicata in zona San Marco ad Afragola dove è sorto un intero parco residenziale con annessi servizi. Comunque sia andata resta il fatto che tre vite sono state stroncate da questa tragedia che forse si poteva evitare. Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino. Ad Afragola si aspetta ora l’Ok per lo svolgimento dei funerali dei tre morti nel crollo, le cui salme sono per ora a disposizione della Magistratura. “Saranno funerali solenni a spese del Comune e saranno celebrati nella chiesa di San Giorgio, parrocchia dei tre concittadini”, ha annunciato il Sindaco Nespoli.

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Una fiammella accesa per tutte le persone che soffrono al mondo

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Nel mondo sono tante le persone che piangono e soffrono a loro dedico un affettuoso pensiero....

Unioni Civili

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Nel mondo ogni giorno vengono compiute carneficine immani in cui le vittime sono inermi civili

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il volto di un immigrato

...a quei bravi ragazzi, figli dell'America di oggi, morti in guerra!

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DARFUR:NON C'E' PIU' TEMPO DA PERDERE!

IN DARFUR SONO DECINE SE NON CENTINAIA LE PERSONE CHE MUOIONO OGNI MESE...
FAI LORO DEL BENE... AIUTA I RIFUGIATI E I PROFUGHI DEL DARFUR FACENDO UNA DONAZIONE ALL'AGENZIA ONU PER I RIFUGIATI UNHCR CHIAMA LO 0680212304 PER SAPERE COME FARE....
RICORDATI BASTANO 31 EURO PER ACQUISTARE 8 COPERTE, 51 EURO PER UNA TENDA E 200 EURO PER DARE ASSISTENZA MEDICA A 25 FAMIGLIE...

Un bambino del Darfur

Un bambino del Darfur
aiuta ad aiutarlo sostieni le iniziative pro Darfur
In Darfur dal 2003 ad oggi sono state compiute esecuzioni, anche di massa, stupri, soprattutto di massa, nei confronti di donne, uomini e bambini e interi villaggi sono stati rasi al suolo. Il terrore è stato usato come pratica generalizzata e a sfondo razziale mentre lo stupro è diventato una vera e propria arma da guerra.
Il governo sudanese di Khartoum da parte sua ha bombardato senza sosta i civili, e ha reso sempre più difficili le operazioni di soccorso delle organizzazioni umanitarie nei confronti delle genti del Darfur, fino al punto di far scappare via la maggior parte delle Ong operanti nella regione sudanese e liberarsi così di scomodi testimoni di quanto accadeva in quei luoghi. La stessa tattica è stata seguita prima con i peacekeepers dell'Ua e poi con quelli dell'Onu...
Tutto il mondo è a conoscenza di quanto accade in quella remota regione sudanese e lancia denunce. Da un lato Washington parla di genocidio, dall’altro l'Onu parla di catastrofe umanitaria e di pulizia etnica.
Il tutto però resta nella totale impunità!
Intanto, dal Febbraio 2003 anno in cui è iniziata la ribellione della popolazione di etnia africana del Darfur, circa 6 milioni in maggioranza musulmana e in parte animista, contro il governo sudanese, musulmano ma integralista e soprattutto di etnia araba e bianca, è scoppiato il conflitto che ha causato finora circa 300mila morti e due milioni e mezzo di profughi. Una protesta nata per lo stato di totale abbandono e sfruttamento in cui la popolazione nera era tenuta. La repressione del governo centrale è stata spietata, soprattutto facendo uso dei Janjaweed, i diavoli a cavallo, che sono milizie nomadi di etnia araba che hanno compiuto tutti gli orrori possibili e inimmaginabili contro le genti del Darfur di etnia nera, per lo più contadini e pastori.

Il pianto di un innocente a Gaza

Il pianto di un innocente a Gaza
Ancora una volta il mondo intero si dovrebbe vergognare!!!
La guerra chi puo raccontarla? E' difficile farlo ma tutti possiamo immaginare come sia il sentire l'odore dei morti abbandonati nelle strade o sotto le macerie, il vedere i bambini che muoiono di fame accanto al cadavere della madre, il sentire il lamento dei feriti e lo strazio dei sopravvissuti, di chi si vede impotente e maledice chi gli ha portato via tutto.
Nella Striscia di Gaza siamo ormai quasi alla terza settimana di bombardamenti e inesorabilmente, come non potrebbe essere diversamente con tutta la tecnologia militare del 21° secolo che gli israeliani stanno usando, il numero dei morti tra i civili continuato ad aumentare, mentre l'esercito israeliano bombarda le loro case si moltiplicano tra i palestinesi le scene di disperazione e di dolore causati dagli effetti devastanti della guerra che certamente non sono cambiati nel tempo anzi al contrario.

Giugno 2009: La rivoluzione di velluto in Iran

Giugno 2009: La rivoluzione di velluto in Iran
Sono solidale con i persiani che manifestano

Il 12 giugno 2010 è caduto il primo anniversario delle contestate elezioni iraniane. Elezioni che decretarono la riconferma a presidente dell’Iran di Mahmud Ahmadinejad. Il Paese ha vissuto le prime ora di questa giornata con una calma carica di tensione che poi, è scoppiata nel pomeriggio intorno alle 16, le 13.30 italiane con i primi scontri tra manifestanti e forze di sicurezza nei pressi dell’Università Sharif di Teheran. Era impensabile che l’opposizione iraniana del movimento riformista dell’Onda Verde si facesse scappare questa occasione per proclamare il proprio dissenso al regime degli Ayatollah. I luoghi delle sanguinose proteste post elettorali di un anno fa si sono quindi di nuovo riempiti di manifestanti. Questo, nonostante l’appello dei leader dell’opposizione, Moussavi e Karroubi, a evitare di scendere in piazza e nonostante che le forze di sicurezza avessero preso posizione in vari punti strategici del centro di Teheran per prevenire manifestazioni. Nonostante le proteste e le accuse di brogli elettorali il contestato presidente Ahmadinejad ha potuto proseguire nel suo mandato, quasi certamente usurpato, grazie all’appoggio dell’ayatollah Ali Khamenei, la Guida Suprema. La lotta continuerà. Viva la Persia! Viva il movimento riformista!


i 44 presidenti degli Usa

i 44 presidenti degli Usa
da www.patrickmoberg.com/blog/id:420/november-4-2008

The President United States of America

The President United States of America
Barack Obama

E' morta Miriam Makeba

E' morta Miriam Makeba
Addio Mama Afrika....io continuerò a sognare...

Notes

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Italia. Violenza sessuale è allarme sociale


Dopo i recenti casi di stupri, a Roma, Bologna e Milano non si riesce quasi più a tenere il conto degli episodio di violenza sessuale che, dall'inizio dell'anno, si stanno susseguendo in Italia ad opera principalmente di stranieri. Un orribile reato che si verifica nelle grandi città metropolitane come nei piccoli centri urbani. Emergono dati da brividi dalle informazioni fornite dal Presidente facente funzioni del Tribunale di Como Giuseppe Anzani e dal Procuratore capo Alessandro Maria Lodolini. Ogni 4 giorni in Procura a Como arriva una denuncia per violenza sessuale. I fascicoli aperti tra luglio 2007 e giugno 2008 sono stati 89, tra violenze sessuali e pedofilia. Ma è solo la punta di un iceberg in quanto, il reato, per la quasi totalità è sommerso perché prevale ancora la paura e la vergogna a denunciare la violenza subita. Fino ad oggi la violenza che subivano le donne era soprattutto domestica, ma gli episodi di violenza che hanno visto protagoniste, loro malgrado, delle donne avvenuti negli ultimi giorni, per le strade, propongono una nuova emergenza. Un autorevole testimonianza è portata da Telefono Rosa che da anni conosce il fenomeno ed assiste le vittime. “Ciò che sta avvenendo dall'inizio dell'anno, precisa il presidente Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, mi preoccupa. Non so se è solo l'effetto di maggiori denunce ma, dal nostro osservatorio, non era mai stato rilevata una cosa simile”. Gli avvenimenti degli ultimi giorni non fanno altro che conferma un'allarmante costante: in testa alla classifica degli autori di stupri ci sono gli stranieri. Il triste primato vede fra i primi i romeni, seguiti da marocchini e albanesi che sembra abbiano dato il via ad una esecrabile escalation di violenza contro le donne. Assodato che nella stragrande maggioranza dei casi questi episodi sono commessi da stranieri, spesso clandestini, ora si deve dare a tutto questo uno stop. Certezza della pena, custodia cautelare in carcere per chi è accusato di violenza sessuale ed esclusione di attenuanti per chi delinque sotto effetto di alcool e droghe. Tutto ovviamente tenendo conto di due elementi fondamentali: abbattere l'allarme sociale provocato da questo tipo di reati e tutelare la dignità della vittima, che va assicurata anche nel percorso dibattimentale.
Per raggiungere un risultato anzitutto è importante l'introduzione nel ddl sicurezza dell'obbligo del carcere per chi stupra. Forse il decreto 'anti-stupro' sarà pronto per venerdì esso dovrebbe contenere, come annunciato, importanti novità: gli accusati di stupro non potranno beneficiare della libertà condizionale, ci sarà un avvocato a spese dello Stato per le vittime di violenza sessuale, arriveranno nuovi presidi di polizia con relativi stanziamenti, saranno anticipate le norme contenute nel ddl anti-molestie che la Camera ha già approvato. Tra le altre cose, ci dovrebbero essere anche aggravanti se a commettere violenza sono familiari, partner o tutori; un pesante aggravio di pena se la vittima è sotto i 14 anni; uguale trattamento, invece, se la vittima è maggiorenne o appena sotto i 18; ergastolo sicuro, se allo stupro segue la morte della vittima. Mano pesante anche per i complici: nessuna possibilità di godere dei domiciliari neppure per i favoreggiatori.

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La scuola pubblica in Italia con la 'Riforma Gelmini'

Esprimo la mia piena solidarietà con tutti coloro che protestano contro la Legge 133/08 la cosidetta 'Riforma Gelmini'....

Le cifre presentate nel decreto fanno venire i brividi: i tagli previsti dal decreto legge 112, poi convertito nella legge 133/08, e gli ulteriori provvedimenti contenuti nel decreto 137 porteranno, a livello nazionale, ad una riduzione di circa 100mila posti tra il personale docente e di 43mila posti tra quello Ata (ausiliari, tecnici e amministrativi).
Per molti, anche per i non addetti ai lavori, l'effetto provocato dalla legge che in pratica azzererà in poco tempo le faticose conquiste di anni e anni, non solo in termini di posti di lavoro, ma anche di mission- educativa e di didattica, rende il momento dei più cupi e tristi degli ultimi anni. Ai tagli vanno poi sommati, le conseguenze che scaturiranno dalla reintroduzione del maestro unico nelle scuole elementari.
L'Europa chiede più scuola, più sapere e l'Italia che fa?
Il contrario!
Rientrodurre il maestro unico è compiere, di sicuro, un passo indietro di almeno mezzo secolo. Se non addirittura si ritorna al tempo del libro cuore, senza offesa per quel libro mio compagno di tanti pomeriggi.
Perchè tutto questo? Bella domanda!
Molto probabilmente si tenta di mascherare con questa supposta riforma quello che è il vero scopo del provvedimento: incassare o meglio risparmiare in poco meno di 4-5 anni 8miliardi di euro. Questa è la cifra stimata, che dovrebbe restare nelle casse dello stato.
Un risparmio quindi certo ottenuto tagliando centinaia di migliaia di posti di lavoro ma al contempo che produrrà anche un effetto negativo: quello di un drastico ridimensionamento del servizio scolastico pubblico in favore forse di quello privato. Inoltre un'altra diretta conseguenza della L.133/08 sarà la chiusura di decine e decine di plessi scolastici.
Molte scuole, soprattutto nei piccoli centri urbani, non ci saranno più. A scomparire sarà anche un altro degli elementi cardine dell'istruzione primaria italiana: il tempo pieno. Bisogna fare attenzione, chi sostiene che il tempo pieno non sarà toccato dalla riforma o che addirittura aumenterà mente sapendo di farlo.
Rifletteteci un poco e capirete perchè!
Se prima, per ogni 2 classi, c'erano 3 insegnanti d'ora in poi sarà uno per classe, a seguire e istruire dai 20 ai 30 alunni e che svolgerà il suo orario lavorativo settimanale esclusivamente di mattina. Pertanto al pomeriggio non potrà esserci altro che un sorta di dopo-scuola, trasformando il tempo pieno di fatto in un parcheggio pomeridiano per i bambini, che nulla ha da condividere con l'offerta didattica di cui fino ad ieri, prima della 'riforma Gelmini', gli alunni potevano usufruire con il tempo pieno.

...

ARRIVERA' PER NATALE UNA 'SOCIAL CARD' AD OLTRE 1MLN DI ITALIANI 'POVERI'

C’è un detto che dice: "meglio poco che niente!".
In questo caso tra il poco e il nulla ci sono così poche differenze che è difficile distinguerli.
La 'social card, almeno per il momento, sembra più l’ennesimo spot varato dal governo che piuttosto un provvedimento serio in grado di aiutare per davvero i più bisognosi.
Nessuno però si è ricordato di dire che ogni spesa effettuata con la 'social card' in automatico sarà data una commissione alla Mastercard che è la società che ha emmesso ed è la proprietà della card.
Bhe! Almeno qualcuno di certo ci guadagnerà da questa iniziativa...
Appare strano che un'iniziativa così benefica abbia comunque dei costi accessori...stranezze tutte italiane!

***

Parole....di Abraham Lincoln

Non si può arrivare alla prosperità

scoraggiando l'impresa.
Non si può rafforzare il debole
indebolendo il più forte.
Non si può aiutare chi è piccolo
abbattendo chi è grande.
Non si può aiutare il povero
distruggendo il ricco.
Non si possono aumentare le paghe
rovinando i datori di lavoro.
Non si può progredire serenamente
spendendo più del guadagno.
Non si può promuovere la fratellanza umana
predicando l'odio di classe.
Non si può instaurare la sicurezza sociale
adoperando denaro imprestato.
Non si può formare carattere e coraggioto
gliendo iniziativa e sicurezza.
Non si può aiutare continuamente
la gente facendo in sua vece quello che potrebbe
e dovrebbe fare da sola.

USA 2008: ELETTO PRESIDENTE BARACK OBAMA

USA 2008: ELETTO PRESIDENTE BARACK OBAMA

marito e padre

i due rivali

genere umano

GIOCHI OLIMPICI DI PECHINO

GIOCHI OLIMPICI DI PECHINO
da peacereporter

23/02/2002 - 02/07/2008 Ingrid Betancourt è stata liberata!

23/02/2002 - 02/07/2008                  Ingrid Betancourt è stata liberata!
faccio mia la gioia di tutti!

Finalmente liberi!!!

Finalmente liberi!!!

Grazie a loro la Betancourt è libera

Grazie a loro la Betancourt è libera
il ministro della Difesa colombiano Santos e il generale Montoya

Grazie Uribe!!

Grazie Uribe!!
La Betancourt ha incontrato il presidente colombiano Uribe che vinse le elezioni del 2002

madre e figlia!

madre e figlia!
Yolanda Pulecio e Ingrid Betancourt

le due Betancourt

le due Betancourt
Ingrid abbraccia la madre Yolanda

La gioia della libertà riconquistata

La gioia della libertà riconquistata
Ingrid Betancourt dopo la liberazione