
Se i due militari turchi dovessero aver perso la vita durante il terribile incidente la situazione di certo assumerebbe una valenza diversa e i toni già aspri di certo si accentuerebbero.
Ankara ha fatto già sapere che comunque non farà finta di niente di fronte a un fatto del genere.
Che si sia trattato di un tragico errore vi la certezza, ma difficile farlo accettare ad Ankara.
Secondo voci non confermate le truppe siriane hanno abbattuto il caccia turco intenzionalmente ma solo perchè credevano che fosse un altro pilota dell'aviazione di Damasco che stesse disertando dopo quello fuggito in Giordania nei giorni scorsi.
“Il nostro sistema di difesa ha abbattuto un obiettivo, risultato essere un caccia militare turco, che aveva violato il nostro spazio aereo, volando sulle nostre acque territoriali", si legge in una nota delle forze armate siriane.
In merito è intervenuto il presidente turco Abdullah Gul che ha ammesso che l'aereo militare di Ankara potrebbe aver seppure temporaneamente violato lo spazio aereo della Siria a causa della sua alta velocità.
Gul ha anche annunciato l'avvio di un'inchiesta per verificare se il caccia turco abbattuto abbia violato o meno lo spazio aereo siriano.
Il capo dello stato turco ha comunque affermato che l'abbattimento di un aereo militare di Ankara da parte siriana non potrà comunque essere ignorato e per questo saranno prese le misure opportune.
Anche il governo turco, dopo una riunione d'emergenza della squadra di sicurezza convocata dal primo ministro Recep Tayyip Erdogan, ha annunciato che, a seguito dell'abbattimento del caccia, intraprenderà i passi necessari.
Fonti governative turche non escludono nemmeno che del caso possano essere coinvolti anche gli organismi internazionali come la Nato. In questo secondo caso sulla base del principio del Patto Atlantico che considera l'attacco contro un qualsiasi Stato membro alla stregua di un attacco contro tutti gli altri, legittimandoli a un eventuale intervento.
In merito si è già espresso anche il segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon che sta seguendo da vicino la situazione in Siria. Ban ha fatto sapere di sperare che questo incidente venga gestito con moderazione da entrambe le parti attraverso i canali diplomatici.
Tra Turchia e Siria però non intercorrono più rapporti diplomatici.
Dopo che ha avuto inizio l'insurrezione popolare contro il regime di Bashar al-Assad, nel marzo del 2011, le autorità di Ankara si sono schierate con l’opposizione al regime siriano e nei mesi scorsi hanno anche ritirato dal Paese tutto il personale diplomatico dalla propria ambasciata a Damasco, ed espulso i diplomatici siriani presenti sul suo territorio.
Nessun commento:
Posta un commento