In pratica, secondo i sindacati, saranno oltre 30 i collegamenti ferroviari dalle regioni meridionali verso il Nord e viceversa che saranno soppressi. I treni che rimarranno in servizio invece, quelli della linea tirrenica, si fermeranno a Roma, mentre quelli della linea adriatica a Bologna. Il completamento del viaggio verso le città del Nord avverrà con treni AV Frecciarossa. Un fatto questo che rafforza ancor di più la convinzione di tanti che si sta distruggendo un settore per favorire l'Alta Velocità che per giunta costa il 50% in più dei treni notte.
Una decisione che per i sindacati penalizza fortemente, oltre che un bacino di utenza di un milione di cittadini e marginalizza ulteriormente il Sud Italia dal resto del Paese, anche centinaia di lavoratori di Servirail Italia-Newrest ex Wagon Lits che con il cambio d’appalto hanno visto cambiare il loro status da lavoratori in esuberi. Inoltre, qualcuno ricorda che di recente sono stati spesi 80 milioni per ristrutturare i 'Wagon Lits' che adesso invece, saranno abbandonati all'incuria nei depositi.
Per Trenitalia invece, è stata salvaguardata l'offerta notturna dei treni a lunga percorrenza con la creazione dell'hub di Roma Termini. In una nota si legge: “da domani tutti i treni provenienti dalla Sicilia e dalla Calabria, faranno tutti capolinea a Roma e non più nelle stazioni di arrivo del Nord. Così facendo i treni notte viaggeranno esclusivamente nella fascia notturna. La revisione dell'offerta prevede l'attestamento a Roma per 3 coppie di treni notte Sicilia e il completamento del viaggio utilizzando il network delle Frecce, con benefici anche in termini di durata complessiva del viaggio".
Tutto questo ha dato luogo ad una vertenza che riguarda il personale dei treni notte di Ferrovie dello Stato. Dall’inizio del mese infatti, si sono registrare numerose proteste in diverse delle stazioni interessate direttamente dal provvedimento come a Milano centrale, Torino, Roma, Napoli, Messina. Proteste sfociate in alcuni casi, anche nell'occupazione di binari e blocco di treni come a Torino e Messina.
La forte riduzione dei livelli occupazionali nel gruppo Ferrovie dello Stato derivante dalla decisione presa riguarderà circa 850 lavoratori. In gioco è il futuro dei lavoratori dello stabilimento motori di San Nicola di Melfi, Potenza, che verrà chiuso e del personale addetto all’accompagnamento a bordo treno, manutenzione e pulizia dei treni 'Wagon Lits' soppressi. Per i 670 addetti all'accompagnamento notte nazionale di Servirail Italia-Newrest e internazionale di Wasteels International Italia non si conosce ancora il loro destino, mentre per gli 80 manutentori e un centinaio di addetti alle pulizie e logistica di Rail Services Italia, RSI, la lettera di licenziamento è già pervenuta. Un regalo di Natale che questi lavoratori hanno trovato sotto all’albero e che forse permetterà loro di raggiungere un triste primato, quello di essere gli ultimi licenziati del 2011.
Dopo che nell’aprile scorso Trenitalia aveva comunicato la risoluzione del contratto alla Servirail per l'11 dicembre, anticipando di fatto di 6 mesi la scadenza contrattuale, e nel giugno scorso aveva bandito una nuova gara d’appalto era partita una timida trattativa tra sindacati e Fs. Dopo che lo scorso 5 dicembre è stato reso noto che la gara era stata vinta da un raggruppamento di impresa, Rti, costituito da La Tecnica Esp spa, Sicuritalia group service e Sicuritalia servizi fiduciari, immediatamente la trattativa si era allargata sindacati, Fs e azienda appaltatrice. Un negoziato svoltosi al ministero del lavoro che si è poi, bloccato giovedì scorso quando è stato reso noto che la società aggiudicatrice dell’appalto era in grado di assorbire solo poco più del 30% dei lavoratori addetti. Inoltre, non essendo la Rti pronta ad espletare il servizio per l'11 dicembre, questo sarebbe stato affidato, per 6 mesi, alla seconda classificata la Angel Service/Gecom, Ati. Mentre i servizi internazionali (Venezia-Milano-Parigi; Roma-Parigi) si è saputo invece, che saranno effettuati da Trenitalia-Veolia Transdev, Tvt, che ha affidato l'organizzazione dei servizi accompagnamento notte manutenzione e pulizia dei treni ad una società francese che ha assunto ex-novo altri lavoratori.
Qualcuno ricorda che una simile operazione è stata compiuta anche in Spagna, Francia e Inghilterra però, nei tre Paesi gli addetti del settore sono stati tutti assorbiti dalla società subentrata nell’appalto.
Dopo l’incontro ad inizio settimana tra lavoratori e ministro del Lavoro, Elsa Fornero. L’attesa è ora tutta rivolta a martedì prossimo quando ci sarà l'apertura di un tavolo con il ministro dello Sviluppo economico e Infrastrutture, Corrado Passera, e l'ad delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti. Proprio ieri i lavoratori dei Wagon Lits hanno lanciato un appello al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Lo hanno fatto consegnandogli, al sua arrivo in stazione a Napoli, una lettera. Nel documento i lavoratori nel chiedere a Napolitano di mediare per far riaprire le trattative con Ferrovie dello Stato denunciano anche la politica dell'ad delle ferrovie Mauro Moretti, che taglia in due l'Italia isolando il Paese e costringendo a usare i treni ad Alta Velocità.
Nel frattempo, la Federazione Trasporti della Cisl Sicilia, Campania, Calabria Puglia e Basilicata, e tutte regioni penalizzate dagli ulteriori tagli di Trenitalia ha annunciato che manifesterà a Roma martedì 13 dicembre alle 11 davanti Palazzo Chigi per presentare al ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Corrado Passera, le proposte per rilanciare il settore ferroviario nel Sud. Mentre per lunedì è atteso a Roma un sit-in in piazza della Croce Rossa davanti alla sede di Ferrovie dello Stato di tutti i lavoratori Wagon Lits. Sempre lunedì Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Salpas Orsa e Fast Ferrovie annunciano un incontro al Ministero del Lavoro con il ministro Elsa Fornero.
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