Alla stessa sorte era invece, scampata ieri la nave da carico danese, 'Puma', il cui equipaggio era riuscito a respingere l' arrembaggio dei pirati. I 7 membri dell'equipaggio, 3 ufficiali danesi e 4 marittimi filippini, infatti era riuscito ad avere la meglio sugli attaccanti utilizzando i razzi di bordo per segnalare l'emergenza in atto, allertando di fatto le forze navali internazionali dispiegate nel mare del Corno d'Africa a protezione delle rotte commerciali, e riuscendo a ritardare l'arrembaggio fino all'arrivo sul posto di un elicottero decollato da una delle navi da guerra che pattugliavano nelle vicinanze. Nelle stesse ore in cui veniva messo a segno un nuovo colpo da parte dei pirati somali, una fregata olandese, che opera nel mare della Somalia nell'ambito della missione Nato, catturava 7 di loro. Il gruppo aveva tentato l'arrembaggio ad una petroliera, la 'Handytankers Magic' di proprietà della società greca 'Roxana Shipping SA' battente bandiera delle Isole Marshall ch eperò aveva lanciato in tempo il segnale di soccorso. Una richiesta raccolta dalla fregata olandese che è accorsa immediatamente riuscendo a sventare il sequestro della nave greca e, inseguendo i pirati, lì ha raggiunti quando questi erano già sulla 'nave madre'. Il pattugliatore olandese a quel punto ha attaccato la nave pendendola senza incontrare resistenza. Un'azione che ha comportato anche la liberazione di 20 marinai che erano tenuti in ostaggio a bordo della 'nave madre' pirata. Tutti marinai yemeniti sequestrati nell'assalto alla nave cisterna greca avvenuto domenica scorsa.
La cattura di pirati, da parte dei pattugliatori della flotta internazionale, non è più una novità. Finora sono stati assicurati alla giustizia circa 300 pirati. In precedenza l'ultimo colpo messo a segno contro i pirati era stato quello della fregata francese, la 'Nivose', che lo scorso mercoledì aveva intercettato 11 pirati che tentavano di arrembare un mercantile battente bandiera liberiana in navigazione nelle acque a largo della Somalia. L'unione europea ha intanto comunicato di voler intensificare l'azione di contrasto avviata lo scorso dicembre contro i pirati al largo della Somalia e nel golfo di Aden. Il prossimo mese di maggio la missione europea anti-pirati 'Atalanta', che dovrebbe concludersi nel dicembre 2009, riceverà come rinforzo altre 5 navi: 3 svedesi, 1 norvegese e 1 olandese. Navi che si andranno a congiungersi con le altre 8 unità da guerra e i due aerei da ricognizione già dispiegati a pattugliare quell'area. Al gruppo si potrebbe aggiungere anche un'unità navale del Belgio portando di fatto la flotta europea a raggiungere il totale di 14 navi da guerra. La flotta targata Ue non è la sola ad essere stata dispiegata, a difesa delle navi mercantili, nel mare del Corno d'Africa. Sono molti i Paesi che hanno inviato loro unità navali da guerra per contrastare i pirati, alcune operano in maniera indipendente, come l'Italia in questo periodo e altre sono raggruppate sotto un'unica bandiera, quella della Nato. La decisione comunicata oggi dai due organismi internazionali arriva dopo che i pirati somali ormai sono in aperta sfida con le potenze navali mondiali presenti in chiave anti pirata al largo della Somalia e dopo che questi hanno allungato il loro raggio d'azione in profondità nell'Oceano Indiano.
Nel frattempo è giunta anche la conferma che gli Stati Uniti parteciperanno alla conferenza dei donatori sulla Somalia in programma il prossimo 23 aprile a Bruxelles. Per quella data infatti, l'Ue, e l'Onu hanno organizzato, a Bruxelles, una conferenza internazionale che intende affrontare il problema della pirateria dalle radici, analizzando la crisi politica del Paese e individuando delle azioni che vadano oltre l'invio di navi da guerra nell'Oceano Indiano. Con questa iniziativa la comunità internazionale auspica di raccogliere almeno 200 milioni di euro per rafforzare le forze di sicurezza nazionali e contrastare la guerriglia islamica e la pirateria. Di cui almeno 170 milioni di euro a sostegno della missione di pace dell'Unione africana e altri 24 milioni di euro per la forza di polizia somala, creata solo lo scorso anno.
Il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Robert Wood, ha precisato che sarà il Sottosegretario per gli Affari africani, Philip Carter, a partecipare ai lavori, oltre a un funzionario dell'Agenzia per lo Sviluppo internazionale. Il vertice sarà presieduto dal Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, e vedrà la partecipazione del Rappresentante Ue per la politica estera Javier Solana, dei rappresentanti della Commissione europea, dei leader della Somalia, del capo dell'Organizzazione della conferenza islamica (Oic) Ekmeleddin Ihsanoglu, e del Segretario generale della Lega Araba Amr Moussa. Saranno presenti anche i comandanti della missione di peacekeeping dell'Unione africana in Somalia e i vertici della missione anti-pirateria Ue 'Atalanta'.
Al summit in programma la prossima settimana dovrebbe poi, seguire una nuova conferenza dei donatori dedicata alla ricostruzione della Somalia, volta a sostenere la rinascita delle istituzioni governative e a migliorare le condizioni di vita della popolazione. Il nuovo governo di unità insediatosi alla fine di gennaio ha avviato colloqui di pace con i diversi gruppi di guerriglieri che operano nel Paese.